
Dalle firme sul disco ai diritti d’autore. E quella rotonda era... sul lago
"La mia vita cambiò quando Fred, quella sera d’estate del 1964, cantò la ’Rotonda sul mare’ al Bagno Balena di Viareggio. Praticamente gli devo tutto". Così, con grande sincerità e riconoscenza, il maestro Pietro Faleni rendeva omaggio a Bongusto. Pietro e Fred erano amici. I loro nomi sono legati inevitabilmente a quella canzone intramontabile. Il testo, com’è noto, è di Franco Migliacci, grande paroliere, quello per intenderci di ’Nel blu dipinto di blu’; la musica invece è ’mare nostrum’, nel senso che è stata scritta da Faleni e dal giornalista versiliese-apuano Aldo Valleroni de La Nazione.
Ma perchè Valleroni e Bongusto non firmarono il disco? E di quale rotonda stiamo parlando? Alla prima domanda rispose Faleni: "Aldo – disse – non firmò la canzone per non entrare in... conflitto d’interessi essendo l’organizzatore del ’Burlamacco d’Oro’ (a cui la ’Rotonda’ partecipò e vinse). Inoltre parlando con il suo direttore de La Nazione, Enrico Mattei, decise che era meglio così. Ma per i diritti d’autore il pezzo è sempre stato anche suo". Non così per Fred. "Bongusto – spiegava Faleni – non ha firmato la canzone perchè non credeva facesse successo. Poi, quando lo ha avuto, fama e soldi non gli mancavano. Ma nel 1991, in fase discendente e con problemi di salute, venne a chiedere, a me e a Valleroni, la sua parte. Beh, riguardo al futuro non facemmo storie, ma sul passato sì, perchè si trattava di 27 anni e di cifre che non avevamo. Tra lui e Aldo si ruppe qualcosa. Comunque, alla fine, ci mettemmo d’accordo, io e Aldo abbiamo dimezzato i nostri punti dei diritti per darli a Fred. Dal ’91 sono oltre 150mila euro".
Sulla... paternità della ’Rotonda’ ha risposto invece l’unico che poteva farlo, l’autore del testo: "Tutti – ha svelato Migliacci – hanno sempre creduto, e Bongusto lo ha fatto credere, che la rotonda fosse a Senigallia, nelle Marche. C’era chi diceva che era a Marina di Massa o a Viareggio. La realtà è che la rotonda della canzone non è neppure sul mare, ma sul... lago. Io sono di Cortona e spesso fin da ragazzo andavo sul Trasimeno. Lì, a Passignano, c’era una rotonda su pali di legno che mi è rimasta nel cuore e quando ho scritto la canzone pensavo a quella. Poi, anche su consiglio degli editori, il lago si trasformò in mare".
Luca Cecconi