REDAZIONE MASSA CARRARA

I signori dei rifugi: "Amare la montagna è diventato un lavoro"

Andrea Scagliola e Maria Carranza gestiranno la struttura a Campocecina. La coppia ha 20 anni di esperienza: i due arrivano dalle Dolomiti.

I signori dei rifugi: "Amare la montagna è diventato un lavoro"

Dalle acque azzurre di Savona alle Apuane per coniugare la passione dell’alpinismo con il lavoro. Parliamo dei nuovi gestori del rifugio Cai di Campocecina, Andrea Scagliola e della moglie Maria Isabel Carranza, soci Cai di Savona. Sono loro ad aver vinto il bando per gestirlo, e a Pasqua partirà la loro nuova avventura. Andrea a Maria sono due appassionati della montagna, amano fare escursioni e scalate, amano stare a contatto con la natura e lontano dalla frenesia delle città. Ma come coniugare queste passioni con le esigenze lavorative? Niente di più semplice: gestire rifugi.

La coppia oltre a curare l’ospitalità grazie alle loro esperienze come scalatori saranno in grado di dare suggerimenti su come approcciarsi all’ambiente montano, anche a escursionisti e turisti provenienti da tutto il mondo grazie alla conoscenza dell’inglese, del tedesco e dello spagnolo. "Sono circa una ventina d’anni che gestiamo i rifugi – racconta Andrea –, gli ultimi sono stati nelle Dolomiti. Il rifugio di Campocecina ci piace molto e sarà l’occasione di conoscere le Apuane, che conosciamo ma non benissimo. Tra l’altro si raggiunge agevolmente con la macchina. Per esempio uno di quelli che gestivamo nelle Dolomiti si raggiungeva dopo quattro ore di cammino".

E come facevano per i rifornimenti? "Non era semplicissimo rifornirsi in quella situazione – prosegue Andrea –. Il secco lo facevamo arrivare via elicottero, ma per tutto il resto ci si doveva attrezzare con lo zaino o con il mulo. E se si pensa che in un rifugio delle Dolomiti arrivano per mangiare o fare una pausa anche cinquecento persone al giorno, il rifornimento del fresco era la parte più difficile".

L’esperienza maturata nei rifugi di Andrea e Maria l’ha portati a ritenere che l’ospite deve avere sempre la possibilità di potersi rifocillare, a qualsiasi ora del giorno con servizio completo dalle 12 alle 15,30, dopo di che la possibilità di trovare un menu, ridotto ma sempre efficiente. "Un rifugio come questo lo cercavamo da tempo – aggiunge Andrea – soprattutto perché riesci a portare su le provvigioni in mezz’ora di macchina. Il ristorante sarà aperto a partire dalla Pasqua e in menu ci saranno solo piatti tipici da rifugio. Parlo di stinco polenta e funghi, uova speck e patate, sugo di capriolo, cacciagione, giusto per fare qualche esempio, senza però dimenticare la parte vegetariana con strudel di verdure, torte di verdure insalatone".

I futuri gestori hanno già prenotazioni? "Sì, mi hanno già contatto sia per venire a dormire sia per venire a pranzo nei giorni di Pasqua – racconta ancora Andrea –. Ci riaggiorneremo nei prossimi giorni anche in base al meteo. Questa zona è bellissima, si vede persino il mare. Saranno dieci anni che non mettiamo piede in una spiaggia, e quest’anno in qualche momento di pausa andremo sicuramente a farci un bagno a Marina di Carrara".

Ma come hanno scelto di lavorare nei rifugi i due amanti della montagna? "Perché ci dà la possibilità di coniugare la passione per la natura e l’alpinismo con la parte lavorativa. E poi a noi piace stare isolati, lontani dal caos delle città". Andrea e la moglie Maria con la loro gestione cercheranno di valorizzare il rifugio di Campocecina anche sul fronte del pernottamento. L’idea è quella di organizzare offerte per gruppi, serate a tema, ma anche mettendo la struttura a disposizione di associazioni e gruppi per promuovere la mezza pensione e le potenzialità ricettive della struttura. Per saperne di più chiamare Andrea al 389 89.554.32 o inviare una email [email protected]

Alessandra Poggi