"Non è pensabile da un lato fare incontri e dall’altro vedere sbeffeggiate tutte le nostre richieste. Per questi motivi abbiamo interrotto le riunioni di contrattazione sociale. Invitiamo il sindaco a respirare profondamente, magari con l’ausilio di una buona camomilla, senza sparare sentenze come ha fatto nei nostri confronti". Non ci stanno i sindacati e rispondono punto per punto al sindaco Francesco Persiani, mettendo sul tavolo in particolare le tre questioni più spinose che li hanno portati in posizione conflittuale con il primo cittadino negli ultimi mesi. Uno su tutti, forse il tema più scottante: Casa Ascoli.
"Gli esuberi di 6 lavoratrici e lavoratori con contratto di diritto pubblico dalla Rsa Ascoli – scrivono Nicola Del Vecchio, Andrea Figaia e Franco Borghini a nome dei tre sindacati –. Una struttura affidata ad un presidente per noi totalmente inadeguato al ruolo che si permette pure di dare ‘dei fannulloni’ ai lavoratori e prefigura un piano industriale nel quale si prevede l’affidamento dei servizi a soggetti terzi ben sapendo che i lavoratori e le lavoratrici coinvolte avranno condizioni contrattuali ben peggiori delle attuali. Per dirla in maniera più semplice possibile si colpiscono sempre e solo gli ultimi. La vicenda degli ‘esuberi’ in una Rsa pubblica dimostra la sua totale incapacità politica e gestionale: una cosa del genere non si vedeva da decenni o, forse, non si è mai vista, non solo a Massa Carrara ma anche in Toscana, a nostra memoria".
Questa, per i sindacati, è però solo la ‘ciliegina sulla torta’ di un mancato confronto che, lamentano, va avanti da tempo: "Dopo un primo mandato completamente assorto in una visione politica miope nei confronti delle organizzazioni sindacali confederali ed un inizio di secondo mandato sulla stessa linea d’onda, ci risponde in maniera piccata, dopo che unitariamente gli avevamo mosso delle critiche più che legittime su scelte che riteniamo strategiche per il nostro territorio. Lo fa con termini forti ed inaccettabili, trattando i sindacati in maniera superficiale e redarguendoci per esserci permessi di criticare il suo operato".
Gli altri due temi sul tavolo: "Il primo riguarda la vicenda Sogegross, con il conseguente cambio di destinazione di un’area in zona industriale, nei confronti della quale chiediamo un intervento da parte della Regione Toscana, con la commissione paritetica, affinché si impedisca questo vero e proprio scempio, che non ha altre motivazioni se non quelle speculative e rischia di creare un precedente pericoloso per le altre aree in Zona industriale, viste che chiunque da domani è legittimato a chiedere un cambio di destinazione attraverso una variante semplificata. L’altra vicenda che ci ha allarmato – concludono - è rappresentata dal possibile aumento dell’addizionale Irpef, verso la quale esprimiamo la più ferma contrarietà".