Un luogo di antico valore storico e artistico, il Convento dei Padri Agostiniani di Fivizzano che venne fondato con Bolla del 1391 da Fra’ Giacomo di Montalcino per volere di Niccolò Malaspina,signore della Verrucola.
Si tratta del secondo Convento in ordine cronologico costruito dall’Ordine di Sant’Agostino, una struttura che - fino al 23 ottobre prossimo, è anche sede della mostra “Uffizi Diffusi Alpe di Luni“ con l’esposizione di un capolavoro della pittura dell’Ottocento: la Veduta del Monte Forato, del pittore austroungarico Andrea Markò. In questi ultimi tempi, è maturata una collaborazione fra il Comune di Fivizzano e la Cooperativa Sigeric-Servizi per il Turismo che vedrà il complesso dell’ex Convento aperto e visitabile dal 2 settembre al 29 ottobre, le mattine e i pomeriggi di sabato e di domenica, senza obbligo di prenotazione. La novità è che l’ingresso sarà libero e comprensivo di visita guidata anch’essa gratuita. Queste le date di apertura a settembre: 2, 3, 9, 10, 16, 17, 23, 24, 30. E poi quelle di ottobre: 1, 7, 8, 14, 15, 21, 22, 28, 29. Orari d’ingresso e visite guidate: 9.30, 10.15, 11, 11.45, 15, 15.45, 16.30, 17.15.
Per quanto riguarda gli Uffizi Diffusi “Alpe di Luni“ è la veduta dal Monte Forato: uno squarcio del monte che, sin dall’antichità, ha attirato l’attenzione di artisti e viaggiatori ,inserito negli itinerari della Via francigena e del Volto Santo per il particolare fenomeno visibile nei giorni del solstizio d’estate quando, gettando lo sguardo nel foro, sembra di scorgere una doppia alba. Visitabili la biblioteca civica e il museo della meteorologia: quest’ultimo raccoglie cimeli e strumenti utilizzati dal padre della meteorologia italiana, il colonnello Edmondo Bernacca, cittadino benemerito di Fivizzano.
E poi il museo di San Giovanni e museo di arte sacra di San Giovanni degli Agostiniani: trova spazio nell’ex chiesa omonima, in prossimità del convento, rasa al suolo dal sisma del 1920, che ospita le numerose opere raccolte sia negli edifici sacri sul territorio, sia nella chiesa stessa, dopo il terremoto successivo alla prima guerra mondiale. Infine il chiostro del convento: decorato da magnifici affreschi del Seicento, attribuiti a Michele Angelo di Fivizzano e restaurati il secolo scorso, che narrano momenti della vita di Sant’Agostino. "Il turismo e la cultura sono due punti fondamentali-afferma Francesca Nobili assessore alla Cultura- per la promozione del nostro territorio ha tanto da offrire e raccontare ed intanto abbiamo raggiunto l’importante obiettivo per prolungare l’apertura del Museo anche per questa prima parte dell’Autunno;ed il progetto potrebbe continuare anche successivamente".
Roberto Oligeri