Il Premio Lunezia le ha portato fortuna. Ad agosto aveva stretto tra le mani la mezzaluna in marmo bianco e pochi giorni fa il trofeo del Festival di Sanremo. Lei è Angelina Mango, figlia d’arte, che ha trionfato alla finale della rassegna canora tanto amata dagli italiani. La città di Aulla durante il festival ha fatto il tifo per lei, perché l’aveva ascoltata lo scorso 10 agosto, alla kermesse ideata da Stefano De Martino. La manifestazione nata ad Aulla si conferma fucina di giovani talenti. A Sanremo c’erano i Negramaro (quattro volte vincitori del Premio Lunezia), Annalisa baciata dalla Luna agli albori della sua carriera, Diodato, già vincitore del Premio Lunezia per Sanremo, Ghali, The Kolors, vincitori del Premio Lunezia alcuni anni fa. "Ulteriore conferma della straordinarietà del Premio Lunezia, sostenuto dalla Regione Toscana", ha scritto il governatore Eugenio Giani. Angelina Mango ad agosto aveva ricevuto una menzione speciale per il valore musical letterario del brano ‘Ci pensiamo domani’. Soddisfatto anche il primo cittadino Roberto Valettini. "Aulla le ha portato fortuna - dice - e ha anticipato Sanremo. Angelina è una ragazza semplice, pulita e sicuramente molto capace". E continuano a piovere riconoscimenti per Angelina e i Negramaro, l’Accademia della Crusca ha infatti pubblicato le pagelle dei testi delle canzoni dei trenta cantanti in gara. Tra i promossi, Angelina Mango e i Negramaro, seguiti da Dargen D’Amico, Diodato, Fiorella Mannoia, Gazzelle e Ghali. È stato Lorenzo Coveri, già professore ordinario di Linguistica italiana nell’Università di Genova e accademico della Crusca, tra i massimi studiosi della lingua della canzone italiana, a dare i voti, come ricorda la pagina Facebook della secolare istituzione fiorentina che custodisce il tesoro della lingua italiana. Le canzoni di Angelina Mango e dei Negramaro hanno conquistato il voto massimo di 9/10.
CronacaI testi di Mango e Negramaro: ok della Crusca