Il ’Baby pit stop’ (Bps) dell’Opa di Fondazione Monasterio entra nella rete Unicef. Un ambiente protetto, poco distante dall’ingresso dell’ospedale, in cui le mamme possono allattare e cambiare il pannolino al loro piccolo. L’Opa, la cui area Nascita Integrata è dedicata a mamme e bimbi affetti da cardiopatia, è sensibile al tema dell’allattamento. I neonati cardiopatici hanno ancor più bisogno del latte materno perché è più digeribile, protegge dalle infezioni e favorisce lo sviluppo del sistema neurologico. A sostenere la nascita del ’Baby pit stop’ è stata Silvia Nunno, neonatologa dell’unità di Pediatria e neonatologia a indirizzo cardiovascolare, affiancata dal direttore sanitario Maurizio Petrillo, da Stefania Baratta, responsabile Sitra, dall’architetto Antonio Vellani e dall’ingegnere Martina Corsi dell’ufficio tecnico di Monasterio.
CronacaIl ’Baby pit stop’ dell’Opa nella rete Unicef