Il giorno dopo l’esplosione della bomba carta ai Giardini del ricordo la comunità, anche politica, è scossa. "L’episodio di Terrarossa un oltraggio alla memoria dei martiri delle Foibe. Una parte politica deve fare ancora i conti con questa tragedia – ha detto Vittorio Fantozzi, capogruppo di Fdi in consiglio regionale – Giungano alle famiglie delle vittime e degli esuli la nostra condanna per questo oltraggio e la vicinanza per tutto il dolore che solo il pensare a quanto successo provoca ancora". Parlano di un "vile attacco alla memoria" anche Lega Lunigiana e provinciale, che aggiungono: "Non ci fermeremo". "Il lancio dell’ordigno è un gesto grave e inaccettabile. Il clima di negazionismo e revisionismo storico che la sinistra mette in atto ogni anno alimenta un clima d’odio che colpisce il ricordo di migliaia di italiani vittime del comunismo titino. L’aspicio è che gli attentatori vengano identificati e puniti". Anche il segretario regionale di Forza Italia, Marco Stella, stigmatizza l’accaduto: "Fatto grave, frutto del revisionismo di alcuni. La storia ormai è appurata e abbiamo il merito della legge fatta nel 2004 dal Governo Berlusconi. Se ne facciano una ragione i revisionisti". "Un attacco ai valori di verità, giustizia e pacifica convivenza che Forza Italia sostiene con fermezza", ha aggiunto la vicesegretario nazionale di Forza Italia e responsabile degli esteri Deborah Bergamini. "Commemorare le vittime delle Foibe e difendere la verità storica è un dovere morale – precisa l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi – A chi vorrebbe cancellare o infangare la nostra memoria storica, rispondiamo: non ci faremo intimidire". "A chiunque abbia commesso una simile e vile azione, vogliamo dire con forza che è stata inutile. Non sarà una bomba carta a condizionare o modificare, in alcun modo, le nostre certezze e il nostro percorso di rispetto, tributo e riconoscimento della verità per quanto concerne la tragedia che colpì il popolo giuliano-dalmata. Ci aspettiamo da tutti gli schieramenti politici la stessa condanna". A dirlo è il deputato apuano di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese. "Attacchi vigliacchi da chi cerca di intimidirci", ha dichiarato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
E da sinistra arriva la "condanna ferma per l’atto vile" e l’invito a coltivare "cultura della memoria per costruire un futuro di pace" dal consigliere regionale Pd Giacomo Bugliani: "Ogni tentativo di offendere la memoria delle vittime di quella tragedia è un attacco ai valori di rispetto e convivenza su cui si fonda la nostra comunità. La tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata ha colpito anche la Toscana e per questo abbiamo il dovere di coltivare la cultura della memoria". "Ogni gesto di violenza è condannabile", ha detto il sindaco di Aulla, Roberto Valettini. Già nella commemorazione in Sala delle Muse, lunedì, aveva detto: "La cosa più ingiusta e insolente che oggi potremmo fare è giustificare i crimini atroci delle foibe con precedenti violenze: il fascismo si macchiò di violente, ingiustificabili e incomprensibili efferatezze. La violenza, però, non giustifica una violenza di ritorno". Gli ha fatto eco la presidente del consiglio Giada Moretti: "Servono politiche per il contrasto del crescente clima d’odio, discriminazione e intolleranza".