Il borgo millenario negli scatti di Enio Bravi

Il fotografo fiorentino dal 2018 si è trasferito ad Antona e ora presenta le sue opere nel museo locale

Il borgo millenario negli scatti di Enio Bravi

Il fotografo fiorentino Enio Bravi, antonese d’adozione, spopola sul web con i suoi scorci paesaggistici

Enio Bravi, fotografo fiorentino, lo incontriamo ad Antona, antico borgo delle Apuane, dove ha scelto di vivere. Le sue fotografie spopolano sul web, soprattutto per gli scorci paesaggistici che riesce a immortalare.

Bravi, come mai ha deciso di vivere ad Antona?

"Mi sono trasferito da Firenze ad Antona, dopo aver cercato casa in tanti paesi che avessero la caratteristica del mare vicino alle Apuane, che adoro, alle spalle. La città di Firenze è sempre più improntata all’accoglienza turistica, ha perso autenticità e per i fiorentini è sempre più difficile viverci. Quindi nel 2018 abbiamo comprato una casa che ci piaceva molto nel borgo di Antona".

E come nasce la passione per la fotografia?

"Un giorno mio padre, nei primi anni ’60, mi regalò una piccolissima macchina fotografica e da allora cominciò la mia passione per la fotografia. Successivamente iniziai ad usare la macchina fotografica di mio padre, una vecchia Exa con pozzetto, abbastanza difficile da gestire, ma con quella imparai a utilizzare i diaframmi e le velocità di scatto e varie tecniche di ripresa con la quale fotografavo con passione qualsiasi cosa. In seguito mi costruii la camera oscura e fu l’apoteosi, sviluppare la pellicola e stampare le proprie foto era magnifico".

Nei primi anni ’70 Enio Bravi si diploma in Fotografia e fotomeccanica all’Istituto professionale Leonardo Da Vinci di Firenze e a fine anni ’70 frequenta un corso di fotografia artistica che aggiunge notevole competenza al suo bagaglio. Una passione che però non è diventata una professione...

"Purtroppo fotografare non è diventata la mia professione, anche se sono stato il fotografo di diversi matrimoni. Nella vita non sempre puoi scegliere di intraprendere l’attività che preferisci, ma ti adegui a quello che ti viene offerto dalle circostanze. Pur non essendo diventata la mia professione principale ho sempre seguito l’evoluzione delle tecniche e ho sempre fotografato come fotoamatore".

Ma cos’è la fotografia?

"La fotografia è probabilmente fra tutte le forme d’arte la più accessibile e la più gratificante. Può registrare volti o avvenimenti oppure narrare una storia. Può sorprendere, divertire ed educare. Può cogliere e comunicare emozioni e documentare qualsiasi dettaglio con rapidità e precisione".

Gli scatti di Enio Bravi che riprendono scorci del millenario borgo di Antona, si potranno ammirareper tre giorni, da oggi, nell’ex scuola del paese, oggi museo ’Antona, com’eravamo’, gestito dal Circolo culturale Endas. L’esposizione fotografica di Antona arricchirà la tre giorni della sagra delle frittelle di neccio.

Angela Maria Fruzzetti