NATALINO BENACCI
Cronaca

Il castello di Lusuolo ora è del Comune. Trasferimento gratuito dallo Stato: "Prospettive di sviluppo turistico"

Mulazzo, la firma che certifica il passaggio apre le porte a nuovi progetti per ospitalità di alto livello ed eventi

firma che certifica il passaggio dallo Stato al Comune a titolo gratuito dal notaio Sara Rivieri con il sindaco Claudio. Novoa e sulla destra Raffaella Narni, mentre ai lati ci sono Tiziana. Pardini e l’ingegnere comunale Stefano Nadotti

firma che certifica il passaggio dallo Stato al Comune a titolo gratuito dal notaio Sara Rivieri con il sindaco Claudio. Novoa e sulla destra Raffaella Narni, mentre ai lati ci sono Tiziana. Pardini e l’ingegnere comunale Stefano Nadotti

La proprietà del Castello di Lusuolo è passata dallo Stato al Comune di Mulazzo. La firma sull’atto è stata apposta nei giorni scorsi dal sindaco Claudio Novoa nello studio del notaio Sara Rivieri alla presenza della direttrice dell’Agenzia del Demanio Raffaella Narni, della funzionaria Tiziana Pardini e dell’ingegnere comunale Stefano Nadotti.

Il trasferimento al Comune è a titolo gratuito e con un preciso impegno di valorizzazione: rappresenta un passaggio epocale che apre nuove prospettive di crescita culturale ed economica per l’intero territorio. Il Comune di Mulazzo aveva già firmato nell’agosto scorso un accordo di valorizzazione siglato dal segretario regionale del Ministero della Cultura Giorgia Muratori. Il castello di Lusuolo apparteneva in origine al feudo di Corrado l’Antico, Marchese di Mulazzo, ma le strutture più antiche attualmente visibili si possono far risalire alla metà del XIV secolo, quando divenne la sede marchionale di un vasto feudo autonomo. "Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro lungo e meticoloso, fatto di determinazione, dialogo istituzionale e visione strategica – afferma con soddisfazione il sindaco, Claudio Novoa – Ora possiamo guardare al futuro del Castello non più come a un semplice monumento, ma come a un motore di sviluppo e identità per Mulazzo e la Lunigiana. Immaginiamo un edificio che, come i celebri “châteaux“ della Loira, possa ospitare un hotel de charme, spazi per eventi, incontri culturali e iniziative che valorizzino il nostro patrimonio storico – aggiunge il sindaco – Un luogo di creatività e accoglienza che attragga visitatori e investitori, generando opportunità e crescita per tutto il territorio. Il risultato straordinario, è stato reso possibile dal lavoro congiunto di tante figure istituzionali e tecniche, tra cui l’architetto Stefano Milano".

Nel frattempo il Comune aveva già avviato un importante progetto di valorizzazione e allestimento museale, finanziato con 300mila euro dal Pnrr, che darà nuova vita agli spazi interni del Castello. Ma l’obiettivo è ancora più ambizioso: attraverso fondi europei, statali e regionali, si punta a un recupero complessivo che possa trasformarlo in un centro di cultura, turismo e ospitalità di alto livello. Le specifiche di progetto contemplano al piano di accesso uffici, biblioteca-archivio, servizi, area caffè e ristoro, bookshop e parte della struttura museale, pensata e organizzata su due livelli: uno fisico e uno virtuale. Nel primo ci sono la biblioteca, la mediateca, una sala conferenze, uno spazio per la visione o l’ascolto di audiovisivi. Il secondo livello è invece costituito dal sito del museo dell’emigrazione Gente di Toscana, attraverso il quale sarà possibile la consultazione online delle informazioni e del materiale recuperato attraverso il lavoro di ricerca: testimonianze, lettere, fotografie, documenti che gli emigrati toscani hanno messo a disposizione del Museo e dei suoi utenti. Lo spazio sarà attivo anche come centro studi e ricerche, oltre a ospitare e organizzare mostre temporanee, incontri, convegni, proiezioni, spettacoli, attività educative per promuovere la ricerca e l’approfondimento attorno ai luoghi della memoria.Il progetto di rilancio si inserisce in una più ampia strategia territoriale: il Castello di Lusuolo, infatti, è la porta della Toscana, perfettamente collegata grazie alla vicinanza con l’autostrada A15 e al recente partenariato con Salt. Inoltre, grazie al supporto del presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, è stato confermato che nel 2025 partiranno i lavori per il ripristino della strada di collegamento con Pontemagra, un’infrastruttura fondamentale per garantire piena accessibilità all’area.

Natalino Benacci