Il Castello Malaspina sarà restaurato e diventerà sede degli “Uffizi diffusi”

Previsti lavori per 35 settimane. I cantieri non comporteranno la chiusura del complesso, che resterà fruibile

Il Castello Malaspina (Foto Nizza)

Il Castello Malaspina (Foto Nizza)

Massa, 1 agosto 2023  – Il Castello Malaspina, uno dei luoghi simbolo della città di Massa (Massa Carrara), verrà riportato al suo splendore originario attraverso un grande progetto di restauro e, terminato l'intervento, diventerà la nuova sede degli Uffizi Diffusi. Di questo hanno parlatoi, proprio agli Uffizi di Firenze, il sindaco Francesco Persiani e il direttore delle Gallerie Eike Schmidt nel corso di un incontro volto a rafforzare la collaborazione tra la città apuana e il museo fiorentino.

Per quanto riguarda gli interventi sul castello, spiega una nota, in seguito ad un'indagine è stata evidenziata l'esigenza di agire in maniera mirata sulle decorazioni del palazzo rinascimentale, sulla casa marchionale, sul corpo di guardia e sul cassero medievale. Inoltre verrà avviata una serie operazioni di massima urgenza volte ad eliminare le situazioni di criticità del palazzo, dell'impianto di riscaldamento e di quello di illuminazione del cortile rinascimentale. Contemporaneamente agli interventi da parte del Comune di Massa, la soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, in accordo con il ministero della Cultura, attiverà le procedure di esecuzione di un altro lotto di lavori incentrati su restauri di elementi singoli in forte degrado, come il consolidamento delle pitture interne e il restauro delle colonne dei loggiati.

Previsti lavori per 35 settimane. I cantieri non comporteranno la chiusura del complesso, che resterà fruibile. Gli importi a carico del comune di Massa, con fondi del Pnrr, ammonteranno complessivamente a 814mila euro mentre gli investimenti della sovrintendenza di Lucca e Massa Carrara avranno un importo complessivo di 500mila euro, comprendente 338.700 di lavori. Il Comune sta inoltre portando avanti con la Soprintendenza il percorso legato al Federalismo demaniale, che condurrà l'amministrazione di Massa a diventare proprietario del maniero. È stato inviato il Piano di valorizzazione che l'Ente ha predisposto per il rilancio del sito, che adesso è al vaglio della Soprintendenza e del Mic