Il Cermec apre a 31 artisti del riciclo

Grande successo per l’evento ’Rifiutati’. Oggi il secondo appuntamento con la mostra-convegno

Il Cermec apre a 31 artisti del riciclo

Taglio del nastro con il vescovo. Sotto l’opera di Mafalda Pegollo (foto Paola Nizza)

Oltre 730 persone per un’invasione artistica e pacifica all’interno di Cermec in occasione di un evento che ha aperto le porte dello stabilimento di trattamento rifiuti non solo al pubblico ma a una collettiva dedicata alla capacità che avvicina l’uomo al divino: decomporre e ricostruire, idee e concetti così come la materia. Arte, in una parola sola. Entusiasta l’amministratore unico di Cermec, Lorenzo Porzano, che parla di "successo incredibile. Mai viste così tante persone a Cermec, un’azienda che prima non si era mai aperta così alla città tant’è vero che in molti non sapevano nemmeno cosa si facesse. Presenti 31 artisti da tutta Italia, le istituzioni del territorio, amici e collaboratori, tante associazioni e altre aziende". Poi scappa, per consegnare le targhe di una manifestazione che ha richiamato tutti al Cermec, un’azienda che ancora oggi tratta i rifiuti con un vecchio sistema di smistamento, cercando di recuperare il più possibile, ma domani è destinata a diventare un biodigestore, un impianto che invece raccoglie rifiuti biodegradabili per produrre compost di qualità e biometano da immettere in rete. Ma questa è un’altra storia, di cui si parlerà oggi al convegno dedicato proprio al tema. Ieri era ancora il momento della trasformazione dei rifiuti ma tramite l’arte. L’evento, intitolato ‘Rifiutati’ ha parlato di pop art, riciclo e sostenibilità ma anche di neuroscienze e intelligenza artificiale. Una mostra-convegno che mette al centro gli scarti per affrontare temi ambientali e sociali. Tra i partecipanti artisti come Nicolai, Bichi, Mallegni, Pegollo, Massari e molti altri. Ognuno con un contributo su quello che è il messaggio prezioso di recupero, riciclo e riuso che sta dietro l’arte di trasformare, anche un rifiuto in un nuovo prodotto, se non in un’opera d’arte vera e propria, e donargli un’altra vita. Perché se si è ‘utili’ si è vivi e non scarti. Tra gli ospiti anche il vescovo Mario Vaccari, il prefetto Guido Aprea e i sindaci di Massa, Carrara e Peccioli.