ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Il ‘colosso’ investe. La multinazionale Omya punta all’espansione e chiede 24mila metri

Il piano è approdato alla Commissione dei servizi per avere l’ok. L’azienda che produce carbonato di calcio ha ottenuto tutti i permessi. Non saranno pregiudicati eventuali lavori di bonifica della falda.

Omya investe sul territorio e punta a espandersi

Omya investe sul territorio e punta a espandersi

Il progetto di ampliamento dello stabilimento Omya va in Commissione dei servizi. A seguito della richiesta presentata lo scorso 3 febbraio da Gabriele Dini, il rappresentante legale pro tempore di Omya, gli enti che siedono in Conferenza dovranno dire la loro sull’ampliamento dello stabilimento di via Antica Massa. L’iter per poter costruire altri 24mila metri quadrati è giunto al termine, l’azienda che produce carbonato di calcio ha ottenuto tutti i permessi necessari per la nuova costruzione, compreso l’ok della Conferenza dei servizi del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del comando provinciale dei Vigili del fuoco.

È dal 2022 che Omya lavora per aumentare la metratura dello stabilimento di via Antica Massa, e ora con la Conferenza dei servizi di dovrebbe chiudere il cerchio. Le amministrazioni e gli enti coinvolti possono comunque ancora richiedere integrazioni documentali o chiarimenti relativi al progetto per aumentare la superficie dello stabilimento di carbonato di calcio, non ancora in loro possesso. Ma soprattutto dovranno dare parere positivo o negativo rispetto al progetto depositato.

La società ha anche attestato che l’ampliamento non comporterà alcun ostacolo o impedimento agli interventi di bonifica della falda, e che "non comporta alcuna variazione del modello concettuale del sito, rispetto all’analisi di rischio eventualmente presentata per i suoli". Il progetto ha ottenuto l’ok dell’analisi di rischio specifica da parte della Usl Toscana Nord Ovest e dell’Arpat, come riportato nella Conferenza dei servizi al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 5 ottobre 2011.

Nello specifico il decreto della Conferenza dei servizi del ministero "ha ritenuto approvabile – si legge nel documento – il progetto di bonifica delle acque di falda, o in alternativa, l’atto transattivo di adesione all’accordo di programma per il Sin di Massa e Carrara, già sottoscritto da Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Toscana, Provincia di Massa e Carrara, Comune di Massa, Comune di Carrara, Consorzio Zona Industriale Apuana e Camera di commercio di Massa Carrara, basando le attività di messa in sicurezza nonché i progetti di bonifica delle acque di falda contaminate delle aree di propria competenza sugli interventi che saranno realizzati dalla parte pubblica nell’ambito dell’accordo di programma medesimo".