
"La tendenza ormai è quella del deresponsabilizzare i ragazzi. Li trattiamo come bambini togliendo loro responsabilità, ma riempiendoli di oggetti e libertà che non sanno gestire". Elena Grassi (nella foto) è una psicologa e psciterapeuta che lavora con adolescenti e ragazzi e nel commentare gli episodi di sabato scorso durante la movida si concentra sul ruolo delle famiglie nell’educazione dei giovani. "Tra i ragazzi di oggi – spiega – sono frequenti i problemi di autostima spesso basata sul numero di like e follower che riescono ad accumulare sui social, dove coltivano relazioni superficiali basate sull’apparenza. E se l’appartenenza al gruppo dei pari diventa di fondamentale importanza nella costruzione dell’identità e dall’autostima, possiamo capire con che facilità frequentare gruppi devianti possa essere trascinante e far allontanare dai valori familiari. Esistono dei fattori di rischio che aumentano la probabilità che i ragazzi sviluppino condotte aggressive, disregolate e disfunzionali e dei segnali a cui i genitori dovrebbero prestare attenzione. Quello che è importante capire è che dietro comportamenti di questo tipo si può nascondere una sofferenza e un malessere interiore per cui bisognerebbe intervenire sul ragazzo, ma potrebbero anche essere un segnale di una carenza educativa e in questo caso l’intervento andrebbe mirato su genitori e famiglie. Intervenire precocemente è fondamentale, per questo è importante riconoscere i primi segnali di disagio come improvvisi cambi d’umore, irritabilità, comportamenti irresponsabili, bassa autostima, generale mancanza di interessi, umore stabilmente basso, assenze ingiustificate e problemi di disciplina, soloper elencarne alcuni. Sono inoltre importanti gli interventi di prevenzione: lavorare sull’autostima, sulla costruzione dell’autonomia e sulla presa di responsabilità, inserire i giovani in contesti che diano valore alla loro persona e alle loro capacità e abilità personali, costruire un dialogo costruttivo con i genitori o con una figura adulta di riferimento. Inoltre un’importanza fondamentale va data alla costruzione di una vita sociale sana che tuteli appunto dall’ingresso nelle famose cattive compagnie, per questo è importante che genitori ed educatori in genere stimolino già i bambini a coltivare i propri interessi e le proprie passioni e si adoperino per offrire loro uno spazio in cui poter esprimere senza timori i loro bisogni e ricevere gratificazioni".
c.lau