Il disperato appello dei residenti: "Urla e schiamazzi tutta la notte"

Nel centro storico di Massa, una lite tra giovani degenera in spintoni e urla, coinvolgendo anche genitori. I residenti chiedono più controlli delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza pubblica e prevenire episodi simili.

Il disperato appello dei residenti: "Urla e schiamazzi tutta la notte"

Forze dell’ordine e ambulanza

di Stefano Guidoni

Un’altra notte di ordinaria follia quella tra sabato e domenica, segnata da urla, schiamazzi e sfociata in un acceso faccia a faccia tra due giovani ragazze, a cui pare abbiano preso parte anche i genitori, chi alimentando la lite e chi provando a distendere gli animi. Il fatto è accaduto tra via Zoppi e via Cavour ed è terminato in piazza Portone con l’intervento delle forze dell’ordine e di un mezzo di soccorso. Ad assistere tra gli altri, anche i residenti affacciati a finestre e terrazzi, che lamentano "di non poterne più di episodi che minano la nostra tranquillità fino a notte fonda". Delle due giovani protagoniste, spalleggiate da amiche e amici, una di loro sembra che abbia rimediato anche uno schiaffo, fatto sta che la lite è degenerata in spintoni, offese e urla.

Polizia prima e carabinieri poi hanno riportato la situazione alla calma, dividendo e distanziando i due gruppi. E i residenti protestano: "Non passa weekend senza che bande di giovani ubriachi, non sfoghino le loro frustrazioni litigando tra di loro fino ad arrivare alle mani". Nasce spontanea la domanda: "Il prefetto, responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica e il sindaco di Massa – chiedono i residenti – sono al corrente di cosa accade nel centro storico e del clima in cui viviamo ogni fine settimana? Sanno che siamo costretti a sopportare questi giovani che in barba al quieto vivere – denunciano i residenti – si sentano liberi di fare ciò che vogliono minando la sicurezza pubblica?".

La soluzione secondo loro è solo una: "Più presidi delle forze dell’ordine nelle serate di venerdì e sabato e maggiori controlli in quei locali, dove le bande di giovani vanno abitualmente a bere fino a ubriacarsi e ad attaccare briga". Anche tra i gestori dei locali, spesso vittime del branco, c’è chi suggerisce "di ricorrere come avviene anche altrove, – è l’invito di alcuni di loro – agli operatori della sicurezza privata, a supporto di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Così i giovani avrebbero meno possibilità di sentirsi liberi di fare ciò che vogliono e tutti vivremmo più tranquille". Il rischio che la situazione degeneri del tutto esiste e lo si respira.