RICCARDO IANNELLO
Cronaca

Il diverbio indimenticabile tra Carmelo Bene e Gassman

Tanti i grandi attori passati da Massa. "Un omaggio a Lavia"

di Riccardo Iannello

Un ottobre di festeggiamenti e non poteva essere altrimenti: riapre il Guglielmi, urrà, e speriamo che sia capace di riprendere quel ruolo preponderante nella cultura e nell’intrattenimento non solo apuani che è stato per decenni e che il Teatro Tenda e il teatrino dei Servi non potevano assolutamente surrogare. Riapre, fuori della stagione ordinaria, con Zubin Mehta che è sempre una icona della musica classica mondiale, poi Simone Cristicchi e Gabriele Cirilli; quindi l’omaggio al massese più illustre, il musicista che dà il nome al teatro; e infine il galà di danza con le stelle della Scala guidate dalla nostra Alice Mariani. Ricordo con grande piacere l’ultimo mega evento del genere: la festa del centenario del teatro nell’autunno del 1986, quando Mariano Anagni portò a Massa le due ballerine più popolari al tempo, escluso il mito Fracci, vale a dire Luciana Savignano e Oriella Dorella: il Bolero della prima e il Passo a due della seconda dettero al nostro teatro un’aurea paradisiaca. Lo sarà anche stavolta, ma soprattutto sarà un sospiro di sollievo per gli amanti del teatro e di chi al Guglielmi - talvolta alternato per la bisogna all’Astor - è cresciuto.

La storia del teatro è quella di diverse generazioni che hanno potuto trovarsi testa a testa con personaggi straordinari. Era l’epoca dei “debutti”, quando le compagnie anche più note non lesinavano le periferie. E così noi loggionisti degli anni Settanta abbiamo potuto applaudire o fischiare personaggi come Paolo Ferrari e Tino Buazzelli, Salvo Randone, Tino Carraro, Umberto Orsini, Anna Maria Guarnieri, Paolo Poli, Pino Micol, Giorgio Gaber e tutti i nomi più illustri che andavano per la maggiore anche in tv. Poi ci fu una sera indimenticabile: sul palco recitava Carmelo Bene, il più classico dei classici, e in platea apparve Vittorio Gassman, il più grande dei grandi: il loro “diverbio” fu uno spettacolo nello spettacolo. L’ultimo grande amante del Guglielmi è stato un’altra figura emblematica, Gabriele Lavia, che a Massa ha provato molti dei suoi straordinari spettacoli. Sarebbe molto bello che venisse omaggiato di una serata nel “suo” teatro. All’assessore Marnica giriamo questo suggerimento.