
Il domani ha finalmente... un piano. Nasce la mappa dell’edilizia futura
Dove e come costruire: adesso i cittadini lunigianesi avranno la mappa che disegna l’edilizia futura. E tutti potranno partecipare alla stesura del piano operativo, lo strumento urbanistico che assieme al piano strutturale pianifica e disciplina la conservazione, lo sviluppo e la riqualificazione del territorio intercomunale. Partendo dalle linee guida formulate dalla giunta dell’Unione dei Comuni della Lunigiana, il nuovo POI trasforma in progetto le scelte già disegnate dal Piano Strutturale, definendo nel dettaglio come e quanto si può intervenire nella trasformazione, valorizzazione e tutela del territorio.
Si tratta di uno strumento molto importante che prevede interventi di varia natura che riguardano tutti e tutte le abitanti. Per questo motivo l’Ufficio unico di piano, oltre a svolgere incontri con i tecnici incaricati dei singoli comuni e con i consiglieri comunali, si sta avvalendo di un gruppo di professionisti esperti nelle attività di coinvolgimento della comunità nelle trasformazioni urbane.
Per incontrarli l’Unione ha varato un programma di appuntamenti così definito: martedì 12 a Fivizzano la mattina e a Tresana nel pomeriggio; lunedì 17 a Bagnone la mattina e a Comano nel pomeriggio; martedì 19 a Mulazzo la mattina e a Zeri nel pomeriggio; venerdì 5 aprile a Villafranca la mattina e a Filattiera nel pomeriggio;sabato 6 aprile a Licciana Nardi, la mattina, e a Podenzana nel pomeriggio; lunedì 15 aprile a Casola nel pomeriggio.
Ci sono poi gli incontri laboratoriali che si terranno martedì 16 aprile a Fivizzano, alle 11 al Convento degli Agostiniani per la Lunigiana del fondovalle e dell’Appennino occidentale; giovedì 18 aprile a Mulazzo, alle 11 al Palazzo Malaspina per la Lunigiana del fondovalle e dell’Appennino orientale; martedì 23 aprile a Filattiera, alle 11 alla Pieve di Sorano per Lunigiana del fondovalle meridionale e delle Alpi Apuane.
"Il Piano Operativo serve ad assicurare uno sviluppo sano e sostenibile, stabilendo le porzioni di territorio, sia urbanizzato che rurale - scrive l’Unione dei Comuni della Lunigiana - in cui è possibile intervenire con operazioni di trasformazione o di tutela, recupero e valorizzazione. Inoltre identifica le opere e i servizi di pubblico interesse da sottoporre a esproprio per destinarli alla collettività e stabilisce le dotazioni ecologiche e i servizi ambientali da realizzare. Il PO è composto di due parti che hanno contenuti diversi e soprattutto un’efficacia temporale nettamente distinta: la prima è la disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti e vale a tempo indeterminato, la seconda è la disciplina delle trasformazioni ed ha una scadenza quinquennale. La disciplina delle trasformazioni del piano operativo necessita pertanto di conseguenti successive riedizioni che hanno l’obiettivo di verificare quali previsioni sono state realizzate e di dare risposta ai bisogni, per loro natura, dinamici, che la città esprime nel tempo". N.B.