
Il dottor Alessandro Napolitano è stato nominato nuovo direttore dell’unità operativa di Neurologia del Noa a seguito del concorso. 57 anni, milanese di nascita, il dottor Napolitano si è laureato e specializzato in Neurologia a Pisa. Ha trascorso un anno e mezzo a Basilea in Svizzera dopo la specializzazione, occupandosi di ricerca farmacologica nella malattia di Parkinson. Ha successivamente conseguito un dottorato di ricerca in Neuroscienze all’università di Ancona e un’ulteriore specializzazione in Neurofisiopatologia all’università di Firenze. Dal 1997 è dirigente medico nell’ambito della ex ASL 2 di Lucca. I campi di cui si è sempre interessato sono stati la malattia di Parkinson, le cefalee e le malattie cerebrovascolari.
"La struttura di Neurologia del Noa – spiega Napolitano – è un’unità operativa con 14 posti letti nella degenza polispecialistica con possibilità di telemetria per 4 letti e di 2 letti nella subintensiva polispecialistica. Ho trovato una equipe molto valida e motivata, abituata a sopportare elevati carichi lavorativi. Il mio impegno sarà quello di rafforzare il ruolo come struttura di riferimento per la diagnosi e il trattamento delle principali patologie neurologiche, con un ruolo fondamentale nella rete tempo-dipendente per l’ictus ischemico acuto, grazie anche alla collaborazione con l’Azienda universitaria ospedaliera di Pisa. Nella Neurologia di Massa sono attivi numerosi ambulatori specialistici di secondo livello, che possono usufruire anche del servizio di Day-service, per la presa in carico e la gestione della malattia di Parkinson, delle epilessie, della sclerosi multipla, delle malattie neuromuscolari, delle cefalee, delle demenze e delle patologie cerebro-vascolari. A questo scopo vorrei rafforzare la collaborazione con la Chirurgia vascolare".
"Dal punto di vista delle prestazioni diagnostiche, è già in corso un progressivo incremento dell’offerta di esami strumentali con l’apporto fondamentale dei tecnici di Neurofisiopatologia. Stiamo sviluppando i rapporti con l’Opa di Massa, per le consulenze neurologiche e la partecipazione di tecnici e neurologi alle attività connesse agli accertamenti di morte cerebrale. Ma quello che ritengo fondamentale è rinsaldare i rapporti da una parte con i medici di medicina generale e dall’altra con gli specialisti ambulatoriali di branca".