
Fuggire dalla propria patria per cercare rifugio: è la storia drammatica del popolo armeno, raccontata attraverso lo sguardo di Arthur Alexanian (nella foto), autore francese, di origine armena e residente a Firenze. Alexanian appartiene alla prima generazione nata in Francia da genitori armeni e presenterà il suo libro "Il calice frantumato" (edito dalla Ibiskos Ulivieri di Empoli) sabato 27 novembre a partire dalle 18, nella Sala dei Marmi dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. L’evento è organizzato da Italia Nostra Apuo-Lunense , con il patrocinio del Comune e dell’Accademia e parteciperanno: Riccardo Canesi, l’ambasciatrice della Repubblica armena in Italia S.E. Tsovinar Hambardzumyan, il sindaco Francesco De Pasquale, l’editrice Alessandra Ulivieri ed Emanuela Biso, presidente di Italia Nostra Apuo-Lunense. Il libro si concentra sul racconto di un uomo che prende la dolorosa decisione di scappare dal proprio paese per sfuggire al genocidio e trovare nella Francia un luogo nel quale ricominciare: tutto questo emerge dalle pagine di Alexanian, che ha plasmato la figura del protagonista del suo romanzo proprio a partire dal ricordo del padre, Boghos, al quale è dedicato. Un libro di memorie, in grado di suscitare forti emozioni e provocare una riflessione a più livelli: dal viaggio della vita, verso il rifugio in Francia, al rapporto padre-figlio, intrecciandosi alle voci dei personaggi che compongono la storia, raccontata soprattutto dal punto di vista del padre. La presenza dell’ambasciatrice della Repubblica Armena rende eccezionale l’evento di sabato, un momento di dialogo fra Carrara e la realtà armena, visto anche il gemellaggio con Jerevan.