Il Dylan Day bacia la nuova Dickens

Il giorno in cui si ricorda il grande poeta britannico coincide con l’inaugurazione della "casa" dell’associazione

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Una casa tutta nuova e piena di giovani. Ieri in piazza Alberica è iniziata un nuovo capitolo di una delle associazioni culturali più attive in città: la Dickens Fellowship. Nei locali che un tempo ospitarono anche l’ufficio postale l’assocazione guidata dalla presidentessa Marzia Dati ha voluto inaugurare questo nuovo corso con un evento davvero speciale: la premiazione del concorso di traduzione dedicato a Dylan Thomas. Ieri ricorreva quello che in tutto il mondo è conosciuto come il Dylan Day, il giorno in cui si ricorda il grande poeta britannico da molti considerato una tra le voci poetiche più interessanti del Novecento. Quest’anno Carrara con la sua Dickens Fellowship è stata, assieme a Torino, una delle uniche due città in Italia a partecipare alle celebrazioni e lo ha fatto, tra l’altro, con questo concorso di traduzione rivolto agli studenti e agli appassionati. La risposta è stata più che soddisfacente con oltre 60 partecipanti che si sono cimentati con la traduzione delle due poesie ‘Do not go gentle into that good night’ e ‘This Bread I Break’ oppure con il testo in prosa ’Notes On The Art Of Poetry’. Alla fine il primo premio è andato ad Alessio Del Frate che ora potrà scegliere se avere tre libri in regalo oppure tre lezioni gratuite di inglese. Alle sue spalle sul secondo gradino del podio sono saliti a parimerito Sebastiano Trabucchi e Giulio Emanuele Mazza, terzo posto per Lavinia Braghieri. Menzioni d’onore, infine, sono andate ad Alberto Morelli, Bruna Zeni ed Elena Marchini per i loro commenti e a Emma Burla e Samuele Di Pieri per avere messo in musica una delle liriche proposte. Al concorso hanno partecipato anche gli alunni del liceo classico ‘Repetti’ guidati dall’insegnante Luciana Tomassi, dello scientifico ‘Marconi’ con Ornella Traversa e del liceo linguistico ‘Byron’ di Lucca.

"Siamo davvero soddisfatti per come è andato questo concorso – dice Marzia Dati –. Non solo abbiamo avuto tantissime partecipazioni, oltre 60, ma la maggiore parte erano ragazzi. Questo testimonia come ai giovani, se proposta nel modo giusto, la cultura interessi ancora molto. Devo poi dire che il livello delle traduzioni era davvero molto alto e per noi non è stato facile scegliere. Siamo poi doppiamente felici per l’inagurazione di questo nuovo spazio, anche grazie al bando Carrara Si-Cura. Qui abbiamo intenzione di organizzare tante iniziative culturali rivolte a tutta la città".