Il Festival In scena la magia dell’oriente

Ultima giornata a CarraraFiera con l’apputamento che accende i riflettori sulle tradizioni, la cultura e i sapori dell’est

Il Festival In scena la magia dell’oriente

Ultima giornata a CarraraFiera con l’apputamento che accende i riflettori sulle tradizioni, la cultura e i sapori dell’est

Ultima giornata oggi a Carrarafiere del Festival dell’Oriente. Un appuntamento che come sempre attira centinaia di visitatori anche dalle città vicine. Un viaggio adatto a tutta la famiglia, attraverso culture, tradizioni e sapori da ogni angolo dell’oriente. Tantissime le attrazioni proposte tra piatti della cucina etnica orientale, workshop, spettacoli di danza, canti e cerimonie tradizionali con artisti provenienti dal Giappone, India, Vietnam, Filippine, Corea, Tibet, Thailandia, Mongolia, Cina, Sri Lanka, Indonesia e molti altri paesi in rassegna. Il salone è diviso in aree tematiche dove lo spettatore potrà approfondire i diversi aspetti di culture lontane, anche a livello spirituale. Un vortice di colori e sapori che come sempre garantisce una visione a tutto tondo dell’oriente.

Corsi di origami, massaggi thailandesi, rituali del tè, lezioni di intaglio di frutta, ritaglio di carta cinese, ma anche danza Bhangra e quella del ‘leone’, la tipica tradizione cinese legata al Kung Fu e alle abilità dei suoi danzatori. E poi bazar con spezie, dolci e specialità orientali, utensili, stoffe, fragranze, insomma, una carrellata esotica per un viaggio nell’oriente. Tanti anche i corsi gratuiti offerti al pubblico tra cui la costruzione dell’albero genealogico, l’arte degli incensi, la preparazione di ghirlande di fiori, l’astrologia vedica, assaggi del tipico tè srilankese, e i ‘bagni di gong’, sedute dove i partecipanti si rilassano sdraiandosi su un tappetino per calarsi in questa esperienza di suoni prodotti da vari strumenti dal canto armonico, e principalmente dai gong suonati dal vivo. E poi ancora corsi di calligrafia cinese, coreana, giapponese e thailandese, sedute di campane tibetane, canti dell’anima, carving thailandese, cura delle orchidee, danza k-pop, discipline corporee, dimostrazioni di kintsugi, disegno onirico, esperienze ayurvediche, giochi cinesi, geometria sacra e tanto altro ancora.

Non potevano mancare i costumi tipici che si potranno provare sul posto, e volendo si può aggiungere anche trucco e parrucco per trasformarsi per qualche ora in coreani, cinesi, giapponesi, cambogiani, indonesiani o un uno dei popoli presenti tra gli stand dedicati all’abbigliamento. E se non bastasse il Festival dell’Oriente propone anche numerose specialità gastronomiche dai sapori più intensi a quelli più delicati, dai ristoranti più tradizionali al cibo di strada. Piatti tipici da scegliere tra cinese, giapponese, coreano, indiano, tibetano, thailandese, vietnamita, pasticceria marocchina e i tipici poke, il famosissimo piatto di riso sushi, pesce e verdure molto di moda anche in Italia.

Il tutto contornato da spettacoli, danze tipiche, esibizioni di arti marziali, salute, benessere e mostre. Spettacoli e danze per approfondire culture diverse e ammirare le abilità degli artisti. Singolare l’esibizione dei pagliacci giapponesi mistici con la giocoleria tradizionale e moderna giapponese, che si esibiscono in kimono ballando con l’ombrello ed il ventaglio tradizionali, come anche il face mask changing, l’arte cinese caratteristica dell’Opera del Sichuan, o ancora la danza del cinema indiano Bollywood e tutte le altre tradizionali.