"Il Frigido va messo in sicurezza"

Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Marco Guidi, solleva l'allarme sulla necessità di mettere in sicurezza il fiume Frigido a Massa, evidenziando i rischi per i residenti di via Lungofrigido e denunciando i ritardi della Regione Toscana nell'intervento.

"Il Frigido va messo in sicurezza"

Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Marco Guidi, solleva l'allarme sulla necessità di mettere in sicurezza il fiume Frigido a Massa, evidenziando i rischi per i residenti di via Lungofrigido e denunciando i ritardi della Regione Toscana nell'intervento.

"La messa in sicurezza del fiume Frigido deve essere una priorità, i residenti della zona di via Lungofrigido costretti a vivere momenti di angoscia e preoccupazione" ad affermarlo è il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e consiglieri comunali Marco Guidi (nella foto). Le forti precipitazioni che colpiscono anche la nostra zona e le continue allerte meteo, dimostrano come, oggi, non sia più rinviabile la messa in sicurezza del fiume Frigido. "Un intervento, lo ricordiamo di competenza della Regione Toscana di cui oggi se ne sono perse le tracce" afferma Guidi. "Nel 2019 si era animato il dibattito, anche in città, rispetto al progetto di messa in sicurezza del fiume Frigido con la realizzazione di nuovi argini in cemento - continuano da Fratelli d’Italia –, tuttavia dopo un primo lotto di intervento realizzato in prossimità del ponte interno, più nulla è stato fatto".

"A distanza di oltre 5 anni, i residenti della zona del Lungofrigido, ad ogni pioggia intensa o allerta meteo importante, sono costretti a vivere momenti di angoscia e preoccupazioni. Una situazione non più tollerabile come intollerabili sono i ritardi di Regione Toscana" aggiunge Guidi. "Lo scorso anno il governo Meloni ha stanziato per la messa in sicurezza della foce del Frigido oltre 2 milioni di euro per evitare l’insabbiamento, ora è giunto il momento di mettere in sicurezza l’intero tratto finale dell’asta fluviale del Frigido intervenendo su gli argini ed effettuando il dragaggio dei sedimenti presenti all’ interno del letto del fiume".