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Il castello Malaspina di Massa è oggetto di un restyling completo
di Alfredo Marchetti
"Entro la fine dell’anno confidiamo di restituire alla città il castello Malaspina. In arrivo 220mila euro grazie al deputato Barabotti per potenziare i lavori di restauro". Lo dichiara il sindaco Francesco Persiani a latere della conferenza che l’ha visto tra i protagonisti a Spezia. Il castello Malaspina, contemporaneamente fiore all’occhiello del territorio e spina nel fianco, è attualmente un cantiere a cielo aperto grazie ai fondi del Pnrr e Soprintendenza, per un valore complessivo di quasi un milione e 300 mila euro.
Il primo cittadino fa il punto sui lavori: "Il castello Malaspina – spiega – è uno dei principali interventi per quanto riguarda il Pnrr, questo legato alla Soprintendenza. L’amministrazione considera il castello uno dei più importanti del territorio e siamo stati presenti al progetto Limes che riguarda una piattaforma digitale, un punto fondamentale per lo sviluppo turistico del territorio. Possiamo dire che siamo stati lungimiranti a intercettare linee di finanziamento negli anni passati per rilanciare il castello. Attualmente stiamo rifacendo tutto l’impianto di riscaldamento, mettendo a posto tutti gli ambienti utilizzati dal pubblico e le sale dei musei".
"Abbiamo poi – prosegue – risistemato la copertura del tetto, stiamo andando avanti con i lavori che riguardano gli infissi, con l’intervento della Soprintendenza stessa. Ma la notizia più importante per il castello è che arriveranno ulteriori risorse grazie l’operato del deputato Barabotti: si parla di 220mila euro che serviranno per interventi delle opere attuali con i quali avremo modo di completarle, come l’impianto elettrico, oppure altre parti della copertura del tetto. Si sono verificati imprevisti durante i lavori che richiedono maggiore sforzo e utilizzare l’economia della gara, come ad esempio le tegole incollate: si è scoperto che sono tutte incastrate, quindi sono servite ulteriori risorse per ricomprarle adatte al progetto".
Sulla tempistica Persiani è certo: "I lavori stanno procedendo, esiste una cabina di regia del Pnrr, siamo fiduciosi che da qui alla fine del 2025, potremo riaprire il castello. Anche per quanto riguarda i lavori di restauro dei due pozzi che saranno eseguiti dalla Soprintendenza, oppure una parte del colonnato. Rimane fuori la parte antica, come la torre campanaria, che comunque in parte sarà restaurata, ma questa parte non è messa malissimo, visto che interventi sulla parte antica erano già stati fatti in passato. Poi ci concentreremo sull’accessibilità al maniero una volta conclusi i lavori".