Quale destino per il pontile di Marina di Massa. Ci sono sul piatto diverse opzioni, ma è ovviamente ancora presto scegliere una strada anziché un’altra, anche perché qui si inserisce la questione burocratica e soprattutto giudiziaria. L’idea del sindaco Francesco Persiani, appena scoppiato il disastro, era quela di salvare il pontile, con conseguente ristrutturazione della famosa rotonda tanto amata da massesi e turisti. Se così non sarà possibile, si punterà a una demolizione della struttura e a una ricostruzione che, inevitabilmente, chiederà un investimento ingente e soprattutto occuperà gli uffici comunali per molto tempo.
Sul tema interviene Cesare Valesi (Sinistra Italiana), che chiama a una riflessione approfondita sul destino della struttura seriamente danneggiata dallo scontro avvenuto il 28 gennaio con la Guang Rong: "Con tutti I problemi, legati al territorio, che questa amministrazione deve ancora risolvere se ne è aggiunto uno grande come il palazzo comunale ovvero l’impatto della nave contro il pontile. È probabile che, dato l’enorme urto, tutta la struttura ne abbia ricevuto danni. In questo caso i tecnici dovranno verificare se sarà sufficiente rinforzare la struttura esistente o demolire tutto il pontile e farne uno nuovo. In questo frangente si è inserito l’architetto Tiziano Lera con una proposta scandalosa: trasformare il relitto della nave in ristoranti e boutique di lusso".
"Ora – prosegue Valesi – è necessario che i cittadini tutti dai monti al mare facciano sentire con forza la loro voce per evitare danni ambientali con le conseguenze dannose anche per il turismo. Il sindaco si opponga a simili soluzioni, altrimenti si rendere responsive di un’altro obbrobrio".