FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Il futuro della sanità. Cgil, Cisl e Uil disertano il consiglio straordinario: "Sede e modi sbagliati"

"Non ci troveremo a discutere coi soggetti competenti a dare delle risposte. Occorre una discussione seria, non il solito scambio di accuse reciproche. Inoltre abbiamo appreso della convocazione solo dalla stampa".

"Non ci troveremo a discutere coi soggetti competenti a dare delle risposte. Occorre una discussione seria, non il solito scambio di accuse reciproche. Inoltre abbiamo appreso della convocazione solo dalla stampa".

"Non ci troveremo a discutere coi soggetti competenti a dare delle risposte. Occorre una discussione seria, non il solito scambio di accuse reciproche. Inoltre abbiamo appreso della convocazione solo dalla stampa".

E’ in programma oggi, alle 18, un consiglio comunale straordinario e in seduta aperta sul futuro della sanità. Ma già fioccano le polemiche. Cgil, Cisl e Uil non parteciperanno. "No, non parteciperemo – affermano in una nota Nicola Del Vecchio, segretario generale della Cgil Massa Carrara, Andrea Figaia, segretario generale aggiunto Cisl Toscana Nord Ovest, e Franco Borghini della Uil Toscana –. Non tanto perché non ne sentiamo l’esigenza, quanto piuttosto perché abbiamo l’impressione che viste le modalità (tra l’altro in 5 minuti dovremmo affrontare il tema del presente e del futuro della sanità territoriale) alquanto singolari di convocazione, non ci troveremo a discutere con i soggetti competenti a dare delle risposte ma assisteremo al solito scambio di accuse reciproche che nulla hanno a che vedere con la tutela della salute e del lavoro dei cittadini del nostro territorio".

Un’assenza che fa rumore. I sindcati confederali spiegano le loro ragioni. "Abbiamo appreso solo dalla stampa che si terrà un consiglio comunale straordinario sul “presente e futuro prossimo della sanità territoriale”, al quale sono stati invitati, non sappiamo se a seguito di condivisione sulla data e sulle modalità organizzative, la Regione Toscana, l’azienda sanitaria e le organizzazioni sindacali di categoria del pubblico impiego. Nel ribadire che questi sono argomenti di carattere confederale e come tali devono riguardare le organizzazioni sindacali provinciali e non solo le categorie, rimaniamo stupiti di una tale modalità, trattandosi per giunta di un consiglio che risponde a una richiesta avanzata dai alcuni xonsiglieri il 3 ottobre 2023 (!!!) e che arriva con queste modalità solo a distanza di 17 mesi".

"Non avendo ricevuto alcuna convocazione ufficiale, ci domandiamo se gli altri soggetti siano stati opportunamente informati e se, vista la natura delle presenze, sia stata concordata questa data o sia semplicemente frutto di una comunicazione unilaterale. Se dovessimo limitarci ad analizzare come ci si è rivolti alle nostre organizzazioni sindacali – continua la nota di Cgil, Cisl e Uil – siamo portati a dubitarne e ci viene naturale chiederci quale sia la natura di una tale convocazione, se quella di aprire una discussione seria e alla presenza di tutti gli attori coinvolti o piuttosto l’ennesimo banco di scontro in vista delle prossime scadenze elettorali. Noi siamo tra coloro che ritengono necessario aprire una vera discussione nei modi e nelle sedi deputate, così come anche sottoscritto nel protocollo di contrattazione sociale territoriale con l’amministrazione. In questi mesi il nostro territorio è stato oggetto di varie problematiche legate alla sanità e al ritardo nella realizzazione delle opere pubbliche necessarie che ci hanno visto in prima fila nei confronti di Asl e amministrazioni nel sollecitare e monitorare l’andamento dei lavori. E’ grazie al nostro impegno e alla nostra forte contrarietà, manifestata a tutti i livelli, che lo scorso anno si è impedito la chiusura del distretto di via Bassa Tambura. Siamo anche noi preoccupati circa i ritardi a cui stiamo oggi assistendo in merito ai progetti del Pnrr, dove a livello nazionale solo meno del 9% è avviato, come ha denunciato il Sole 24 ore, e di conseguenza circa i problemi che sono stati comunicati al sindaco in merito ai ritardi di realizzazione da parte della ditta aggiudicatrice della Casa di comunità di Massa".