REDAZIONE MASSA CARRARA

Il futuro della sanità. La Casa della Salute di Aulla diventa hub sperimentale

Il centro lunigianese all’interno del progetto di organizzazione territoriale. Permetterà di ’testare’ i servizi come le urgenze minori o la prevenzione.

Il futuro della sanità. La Casa della Salute di Aulla diventa hub sperimentale

Un importante ruolo per la Casa della Salute di Aulla

La Casa della Salute di Aulla sarà centro sperimentale per il nuovo progetto di organizzazione territoriale della sanità toscana, insieme ad altri centri scelti nell’area nord ovest. Sanità territoriale e di prossimità al centro dell’incontro dei giorni scorsi a Livorno, organizzato dalle segreterie regionali di Spi-Cgil, Fnp-Cis e Uil-Pensionati in collaborazione con l’assessorato al Diritto alla Salute e Sanità della Regione Toscana. Un progetto che vede la struttura aullese tra le 36 protagoniste tra Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Ospedaliere Territoriali. Le sperimentazioni anticiperanno la messa a regime della nuova organizzazione della sanità territoriale e di prossimità, in conseguenza degli investimenti del Pnrr in campo sanitario e dell’applicazione da parte della Regione Toscana del DM 77, i cui effetti generali si vedranno nel 2026. Tra le strutture individuate in provincia oltre ad Aulla ci sarà anche la Casa della Salute di Montignoso.

Aulla ha visto, come Centrale Operativa Territoriale Hub, un investimento iniziale di 240 mila euro, già finanziato, e in previsione sono stati calcolati altri 3 milioni e 100 mila euro per portare a compimento il progetto. Le attività che saranno sperimentate nella struttura aullese, come in tutte le altre individuate, saranno: descrizione dei servizi presenti; semplicità di accesso, presa in carico e relazione; attività di prevenzione (in particolare l’individuazione precoce della fragilità nell’anziano); identificazione della Casa di Comunità per le urgenze minori e di continuità delle cure nei percorsi della cronicità e della fragilità; effettiva integrazione socio sanitaria e funzionamento dei punti unici di accesso; effettiva realizzazione di attività di tipo comunitario e di promozione della salute; miglioramento del rapporto ospedale-territorio, organizzazione assistenza domiciliare.

Nei singoli territori saranno promosse attività e incontri per favorire la conoscenza dei servizi svolti nelle nuove strutture con la nuova organizzazione. La sperimentazione verrà avviata in modo puntuale e il percorso verrà monitorato dal tavolo regionale tra assessorato e sindacati pensionati. Le sperimentazioni dovranno dar conto dei loro esiti entro il giugno successivo. All’incontro non è mancato il presidente della Società della Salute e sindaco di Aulla Roberto Valettini. E Valettini, che già aveva portato l’attenzione sulle difficoltà del territorio lunigianese in materia di sanità, ha colto l’occasione per tornare a chiedere un potenziamento delle strutture di territorialità e di prossimità, in particolare a Pontremoli e Fivizzano. Il Centro Ospedaliero Territoriale avrà il compito di ‘traghettare’ i cittadini dimessi dall’ospedale ma continuano ad avere bisogno di assistenza sul territorio in strutture intermedie o a domicilio, ma anche di guidare e indirizzare altri pazienti che nel territorio devono trovare i loro percorsi di assistenza, coordinandosi con specialisti e medici di famiglia.

Anastasia Biancardi