
Il futuro è nel fare memoria "La conoscenza della Storia contro ogni manipolazione"
Una mattinata densa di emozion quella dii sabato al Teatro Quartieri di Bagnone, colmo di studenti delle superiori di Villafranca e Bagnone per la conferenza tenuta dal giudice Marco De Paolis, attuale Procuratore Generale della Corte d’Appello Militare di Roma. Una lectio magistralis di storia contemporanea, sua, avente per oggetto il terribile periodo che va dall’8 settembre 1943 al maggio 1945. "Anche la guerra ha delle regole - ha precisato De Paolis- e neppure in guerra è tutto permesso". E’ stato questo il preludio, da parte del magistrato conosciuto come “l’uomo che dava la caccia ai nazisti“ per il suo lavoro di indagine da inizio anni Duemila per rendere giustizia alle migliaia di vittime civili. E il suo intervento intercalato da filmati, documenti, con il Procuratore che coinvolgeva gli studenti, ha tenuto con il fiato sospeso. Lo sbarco degli Alleati in Sicilia, con le truppe che avanzano verso Nord, la ritirata dei soldati tedeschi che si sfogano sulla popolazione civile; il calvario subito dai paesi martiri a ridosso della Linea Gotica, l’estrema barriera difensiva germanica che congiungeva Tirreno ed Adriatico.
"La guerra è una cosa talmente complicata - ha detto - che risulta molto difficile da imbrigliare nelle regole del diritto. Ho conosciuto nel mio lavoro di indagine molte persone che non hanno potuto studiare: bambini, ragazzi che hanno avuto i genitori uccisi, le case bruciate, le scuole fatte saltare in aria. E vi dico che non andare a scuola significa perdere una grande opportunità. Lo studio e la conoscenza- ha proseguito il procuratore - vi permettono di arginare le manipolazioni della storia. Un esempio? La Strage delle Fosse Ardeatine ricordata “a sproposito“ di recente; e mi riferisco esclusivamente sotto l’aspetto giuridico...". E in merito a questo drammatico episodio, il dottor De Paolis ha aggiunto che "c’è chi lo indica come un “attentato“ ma si è trattato di un “atto legittimo di guerra“, così come è stato giudicato e riconosciuto dalla Autorità Giudiziaria molti anni fa. Venendo al giorno d’oggi, avrà pure il diritto l’Ucraina di reagire, di difendersi dalle truppe d’occupazione che l’hanno invasa...". Non solo quindi una lezione di storia contemporanea, quella offerta dal magistrato agli studenti a Bagnone, ma pure una lezione di civiltà.
Roberto Oligeri