Il grido degli ambulanti: "Spostarci significa farci morire. Noi un disagio 6 ore a settimana"

Le associazioni di categoria nel consiglio comunale ad hoc sul trasferimento del mercato. La maggioranza rivendica la scelta presa: causa scatenante la viabilità sotto pressione.

Il grido degli ambulanti: "Spostarci significa farci morire. Noi un disagio 6 ore a settimana"

Il comandante dei vigili urbani, Giuliano Vitali, relaziona in consiglio comunale (Foto Paola Nizza)

di Alfredo Marchetti

Poco funzionale, che arrecherà ‘danni’ economici al tessuto commerciale, non condiviso dai residenti. Sono queste le principali accuse che sono state mosse all’amministrazione comunale sulla scelta di trasferire provvisoriamente il mercato del martedì in una delle arterie principali della città. La maggioranza, comunque, ha difeso a spada tratta la scelta, ma si è detta disponibile ad accogliere tutte le perplessità delle associazioni per apportare dei correttivi. tutti critici eccetto la Misericordia di Bruno Ciuffi che, avendo un ’corridoio’ dedicato per le uscite dei loro mezzi non sta avendo disagi. Nel consiglio comunale ad hoc c’è anche una scia di polemica verso il presidente del consiglio comunale, Agostino Incoronato, ‘accusato’ di non aver gestito bene i tempi degli interventi dei vari consiglieri, tanto da veder la Lega, dopo le parole dei suoi consiglieri, uscire dall’aula. La riunione si è aperta con la relazione del comandante dei vigili urbani, Giuliano Vitali, sulla difficile convivenza del mercato in centro con la viabilità: "La transitabilità è compromessa sul lato monte e mare. Il martedì ci sono rallentamenti e ingorghi stradali, anche in zona tribunale, nella frazione Borgo del Ponte. A risentirne è il reticolo viario. Con gli eventi atmosferici avversi si amplificano i disagi. Molti automobilisti si spostano sull’Aurelia, generando ulteriori interferenze. Opportuno da valutare anche che in centro, oltre gli uffici, ci sono 10 plessi scolastici, così che il traffico durante le prime ore della mattina inizia a rallentare. Il mercato in centro provoca gravi pregiudizi alla circolazione e alla sicurezza stradale".

La parola è poi passata a Francesco Bennati per Confesercenti: "Non abbiamo una visione negativa sullo spostamento, ma dobbiamo riflettere con onestà che i mercati in centro storico portano gente. Il mercato in centro a Massa è problematico, lo spostamento però, se non partecipato rischia di creare una confusione. Se vogliamo mantenerlo nel centro storico va attuato uno studio, non solo sulla viabilità. Serve una scelta condivisa da tutti. Dobbiamo tipicizzarlo se vogliamo mantenerlo in centro. Noi siamo per il mercato in centro, ma strutturato, stabile e condiviso".

Sulla stessa lunghezza d’onda Amedeo Guadagnucci di Confimpresa: "Siamo sempre stati contrarti allo spostamento, perché questa forma di sperimentazione l’avevamo già vissuta in passato. Con la giunta di un altro colore dissi di essere favorevole allo spostamento. Commercialmente parlando, divenne un fallimento totale. Il nostro disagio? Sei ore, ma a noi ci permette di sopravvivere. Quel posto aveva ancora un significato per venire a fare il mercato. Oggi è svilita. Il posto è un fallimento, il cassetto è in difetto. Occupiamo il posto 6 ore al giorno 4 giorni al mese: con le nostre capacità di gestione potremmo trovare un soluzione per tenere il mercato nel centro storico. Lei sarebbe ricordato come il sindaco lungimirante. Essere spostati significa vivere o morire". La pensa allo stesso modo Silvio Ceccarelli di Confcommercio: "Lo spostamento del mercato del centro città è dannoso per tutto il comparto commerciale. La scelta è un indebolimento del tessuto commerciale: perché perseguite con questa scelta? Dovreste far vincere il tessuto economico. In base ai dati potete vedere che questa scelta è fallimentare. Il mercato va riportato in centro con opportune correzioni".

Il consigliere della Lega Filippo Frugoli spiega la scelta di uscire dall’aula: "Come gruppo della Lega, il primo partito in Consiglio comunale, dopo che due dei nostri consiglieri erano intervenuti chiedendo chiarimenti al presidente riguardo alle modalità di svolgimento del Consiglio comunale, che non condividevamo perché non ci permettevano un confronto equo tra maggioranza e opposizione, non abbiamo ricevuto le risposte che ci aspettavamo, né è stato dato seguito alle nostre richieste. Siamo convinti che si sia trattato solo di un malinteso tra noi e il presidente, e teniamo a precisare che non c’è alcuna conseguenza o spaccatura all’interno della maggioranza. Dopo essere intervenuti in merito allo spostamento del mercato per esprimere la nostra posizione, abbiamo voluto manifestare il nostro disaccordo su quanto accaduto".