REDAZIONE MASSA CARRARA

Il lavoro non basta più: "Massima attenzione per non veder scivolare le famiglie in povertà"

In tutta la regione oltre 28mila persone hanno chiesto aiuto concreto. Presentato il Rapporto di Caritas Toscana che guarda anche la provincia. L’assessora Spinelli: "Fondamentale irrobustire il sistema di welfare".

Il vescovo Mario Vaccari alla presentazione del Rapporto sulla povertà della Caritas con i dati della Toscana

Il vescovo Mario Vaccari alla presentazione del Rapporto sulla povertà della Caritas con i dati della Toscana

Il mondo degli ultimi, i nuovi poveri, il rischio che la spirale possa inghiottire altre famiglie. Tutto questo è sotto controllo alle varie realtà sul territorio, anche apuano, che intervengono al momento del bisogno. Secondo il vescovo Mario Vaccari, delegato della Conferenza episcopale toscana per la carità, "Il Rapporto Caritas 2024 ci dice che in Toscana si sta bene, e allo stesso tempo ci invita a “non abbassare la guardia” perché lo scivolamento verso il basso è sempre possibile per tutti. Perdere il lavoro, avere un “lavoro povero”, la rottura del vincolo familiare, la precarizzazione del percorso migratorio... sono solo alcuni dei motivi che le Caritas della Toscana raccontano come cause di impoverimento. Ecco allora la necessità di assumere uno sguardo che ascolta, uno sguardo attento che recepisca con obbedienza ciò che la realtà esprime. Il Rapporto è una provocazione per la comunità ecclesiale: siamo chiamati a non fermarci alla domanda che intercettiamo. Il rapporto è anche una provocazione per la società civile. Le “persone fragili” hanno bisogno che i servizi sociali ci siano, che siano accessibili ed efficienti, diffusi sui territori. Nella nostra regione molto si sta facendo, soprattutto con la costruzione di tavoli zonali di confronto e di contrasto alla povertà, ma il cammino è ancora lungo. Siamo profondamente convinti che sia necessario si, curare le ferite, ma soprattutto lavorare sulla prevenzione e investire sul futuro. Voglio anche ringraziare tutti gli operatori e le operatrici, i volontari e le volontarie, i ragazzi e le ragazze in Servizio civile... che raccontano il volto bello di una Chiesa che sceglie di abitare la frontiera della relazione con le persone fragili. È un servizio difficile che va fatto bene e per cui formarsi". Per l’assessora regionale alle Politiche sociali Serena Spinelli, "Anche i dati raccolti dalle Caritas della Toscana ci confermano che la povertà non tende ad arretrare, anzi, sempre più spesso, si allarga verso nuove povertà. Ad essere prioritari per il nostro Paese sono strategie e investimenti per irrobustire il nostro sistema di welfare e di protezione sociale, nel segno della coesione e dell’inclusione".

’Oltre. Sguardi di futuro’ è il Rapporto povertà 2024 delle Caritas della Toscana, che riporta anche i dati della provincia di Massa Carrara. Oltre 28 mila persone fragili si sono rivolte nel 2023 a centri e servizi delle Caritas toscane, con un piccolo aumento rispetto all’anno precedente. Di queste, quasi il 30% sono “nuovi poveri” arrivati per la prima volta. Quasi il 40% ha figli. Alcuni hanno un lavoro, con un reddito che non è sufficiente per i bisogni del nucleo familiare. Molti hanno un basso livello di istruzione. Il Rapporto pone attenzione anche alla realtà dei minori stranieri non accompagnati che nel 2023 in Italia hanno raggiunto un record di 23.226 presenze. In Toscana oltre il 50% è ospitato nel capoluogo. Questi giovani, si legge nel Rapporto, "rappresentano una parte importante delle future generazioni del Paese e necessitano di investimenti educativi per facilitare il loro processo di inclusione".