DANIELE ROSI
Cronaca

Il marmo di Carrara per Giuseppe Bonaviri

Parte dai laboratori della G.A. Marble un interessante progetto artistico

Il marmo di Carrara per Giuseppe Bonaviri

di Daniele Rosi

’Di pietra in pietra’ in ricordo del poeta e scrittore Giuseppe Bonaviri. Parte dai laboratori della G.A. Marble di Marina di Carrara un’iniziativa artistica in omaggio a uno dei più rappresentativi autori letterari del novecento italiano, candidato per un ventennio nella rosa del Nobel alla letteratura italiana. L’iniziativa rientra nell’ambito della ricorrenza del centenario della nascita dello scrittore, a Mineo in Sicilia, nel 1924, creata e pensata da un centro studi a lui dedicato e curato dai figli Giuseppina ed Emanuele. Protagonista dell’iniziativa ‘Di pietra in pietra’ è come facilmente intuibile il marmo di Carrara, che per l’occasione, una volta lavorato al punto giusto, sarà installato in diverse parti d’Italia e del mondo, in memoria dello scrittore. Un vero e proprio lavoro collettivo che sta coinvolgendo sedici studenti dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, 13 femmine e 3 maschi, insieme ad alcuni docenti, impegnati in questi giorni ai laboratori G.A. Marble per ultimare i lavori sulle grosse pietre in marmo. Frosinone perché è la città dove il poeta si trasferì negli anni cinquanta vivendoci per il resto della vita con la sua famiglia. "I ragazzi sono entusiasti di poter dare una mano nella realizzazione di queste pietre della poesia – spiegano i docenti Luca Marovino e Carla Crosio dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone – e alcuni di questi studenti provengono dall’Erasmus; quindi si tratta di un progetto trasversale e interessante, che coinvolge diverse realtà e vuole omaggiare anche la bellezza del marmo di Carrara, che bene si presta a un utilizzo artistico come può essere il ricordo a un grande della letteratura italiana". La lavorazione non prevede solo l’intervento sul pezzo di marmo per la modellazione, ma anche l’incisione su un lato della pietra di alcuni versi di poesie o frasi estratte dai lavori di Giuseppe Bonivari. Ogni ‘pietra’ sarà collocata in una città differente e l’idea nasce dalla città natale del poeta, Mineo, in cui i poeti spesso si radunavano per raccontare le loro emozioni in una zona vicino a una grande pietra, che è quindi servita come spunto per impostare l’iniziativa.

"Abbiamo già installato una pietra della poesia che viene da Carrara, all’Università di Cassino – spiega Giuseppina Bonivari, figlia del poeta e presidente del centro studi – e intendiamo esportarla in altre città perché si tratta di un materiale meritevole di valorizzazione. Tra i paesi all’estero in cui abbiamo idea di portare alcune pietre ci sono Egitto, Spagna, Germania e Tunisia, e non abbiamo ancora un numero totale, si vedrà col tempo in base anche al materiale e alla disponibilità. Ringrazio la direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, Loredana Rea, per il supporto che ci è stato dato". Il gruppo dell’Accademia, studenti e docenti, si è inoltre recato pochi giorni fa all’Accademia di Carrara e sulle vicine cave per una visita guidata e far conoscere più a fondo ai ragazzi il mondo del marmo bianco e tutto ciò che gira intorno all’ambiente cava. "Abbiamo trascorso delle belle ore in città – ha aggiunto Luca Marovino – prima in Accademia e poi sulle Apuane, e per qualche studente è stata la prima volta alle cave. Siamo stati accolti bene e anche i cavatori sono stati molto disponibili a domande e chiarimenti poste dai ragazzi sul marmo e la sua lavorazione".