FRANCESCO MARINELLO
Cronaca

Il Mazzini ’ritrovato’ Restaurata la statua nel cuore di Avenza "Il padre della Patria"

Grande festa in piazza Finelli per l’inaugurazione della scultura. Pezzica: "Finalmente il busto ha riavuto la sua giusta collocazione". La cerimonia accompagnata dall’orchestra dal Palma di Massa.

Il Mazzini ’ritrovato’ Restaurata la statua nel cuore di Avenza "Il padre della Patria"

di Francesco Marinello

Restituito in mezzo a piazza Finelli, cuore pulsante del centro storico avenzino, il monumento al ’padre della patria’ Giuseppe Mazzini, colui che conquistò l’unità d’Italia e dell’Europa con le sue idee politiche, poetiche e filosofiche, seminando pensieri repubblicani di democrazia e indipendenza. A presentare l’inaugurazione della scultura, dopo il recente restauro, lo storico Gianpaolo Pezzica, presidente dell’Associazione mazziniana carrarese: "Se non si ha memoria del passato non si crea il futuro. Finalmente il busto ha ritrovato la sua dignità al centro della piazza".

Avenza e tutto il territorio comunale hanno una grande tradizione mazziniana, testimoniata dalla presenza di ben tre monumenti dedicati al patriota risorgimentale: uno nel centro storico, eretto dopo vent’anni dalla sua morte, uno a Colonnata e questo di Avenza, voluto fortemente dagli avenzini ed inaugurato nel 1913. L’opera è costituita da tre parti fondamentali a cui lavorarono tre grandi artisti carraresi. Mentre il busto è frutto dello scultore Sergio Vatteroni che raffigurò un Mazzini pensoso intento a divulgare le sue idee su carta, il piedistallo fu invece eseguito da Alfonso Costa. Per quanto riguarda il basamento intervenne il grande architetto Enrico Del Debbio. Questo monumento tuttavia, nel corso della storia, attraversò un periodo abbastanza travagliato: era il 2003 e grazie ai finanziamenti europei Urban II fu disposta la riconfigurazione di piazza Finelli. Durante i lavori l’opera venne smantellata e addirittura le sue parti messe in strada come spartitraffico. Intervenne a quel punto l’Associazione mazziniana che, avvertendo immediatamente la soprintendenza di tale scempio culturale e morale, fece ricostruire in toto il monumento e lo ricollocò dove meritava. All’epoca della sua creazione due frazioni si contendevano il suo collocamento, da una parte gli avenzini, che si erano fatti promotori del progetto, dall’altra i marinelli i quali, grazie all’appena nato viale XX Settembre e ai lavori per la costruzione del porto, volevano dare ancora più importanza al paese. Alla fine si decise per Avenza, lasciando tuttavia in cantiere il progetto di erigere anche a Marina, precisamente in piazza Menconi, un’altra scultura. Idea che tuttavia sfumò nell’aria. Ecco allora l’invito dello storico carrarese Beniamino Gemignani: "La terra del Carrione è mazziniana dai monti al mare. Erigere tale monumento a Marina sarebbe un bell’esempio di rilancio culturale, la prova definitiva del passaggio dalla celebrazione alla realizzazione". Un evento dunque in cui Carrara, grazie anche alle musiche dell’orchestra del Palma di Massa diretta dai maestri Riccardo Figaia e Francesca Corsi, ha celebrato Mazzini.