REDAZIONE MASSA CARRARA

Il ’nero’ tra Tari, Tasi e Imu. Tesoretto da 1,5 milioni per il Comune di Massa

La fine dell’anno è sempre tempo di ‘bilanci’ che per le pubbliche amministrazioni diventa anche il momento di capire quanto...

La fine dell’anno è sempre tempo di ‘bilanci’ che per le pubbliche amministrazioni diventa anche il momento di capire quanto...

La fine dell’anno è sempre tempo di ‘bilanci’ che per le pubbliche amministrazioni diventa anche il momento di capire quanto...

La fine dell’anno è sempre tempo di ‘bilanci’ che per le pubbliche amministrazioni diventa anche il momento di capire quanto può fare cassa dalle imposte che deve introitare, soprattutto dalle violazioni, mancate dichiarazioni e da quant’altro può emergere dalla lotta all’evasione e all’elusione. In fin dei conti un tesoretto che per il Comune di Massa aumenta di circa 1,5 milioni di euro fra Tari, Imu e Tasi (tassa sui servizi indivisibili), con le prime due che fanno la parte del leone nel conteggio finale della società in house, Master Srl.

Partiamo dall’Imu, l’imposta che si paga sulla proprietà. Un totale di 1.300 avvisi di accertamento per omesso pagamento da oltre 745mila euro, fra persone fisiche e società: soldi che si aggiungono a più di 5 milioni di euro già inseriti a bilancio fra le violazioni Imu in estate. Altrettante risorse dovrebbero entrare in cassa dalle violazioni Tari, la tariffa sui rifiuti: il servizio tributi ha infatti elaborato 338 avvisi di accertamento per omessa dichiarazione pari a oltre 367mila euro ma anche 115 avvisi di accertamento scaturenti da precedente invio al contraddittorio per presunte omesse o infedele violazioni delle dichiarazioni Tari per altri 404mila euro e spiccioli, per un totale di più di 770mila euro complessivi.

Infine la Tasi: 35 avvisi di accertamento per omesso pagamento pari a poco meno di 15mila euro in tutto.