Il no vale no: il consenso nella violenza sessuale. Un convegno sulla storia e la giurisprudenza

Iniziativa a Palazzo Ducale promossa dal Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati

Il no vale no: il consenso nella violenza sessuale. Un convegno sulla storia e la giurisprudenza

Iniziativa a Palazzo Ducale promossa dal Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati

Un convegno sulla violenza sessuale. L’iniziativa, in programma sabato alle 15 nella sala della Resistenza a Palazzo Ducale a Massa, nasce dalla sensibilità del Presidente del Comitato pari opportunità del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Massa, Michela Consigli, con la presenza di relatori e figure di rilievo in ambito giuridico. Il convegno, dal titolo ’Il consenso nei reati di violenza sessuale, tra storia e giurisprudenza’ ruoterà intorno al tema dei rapporti sessuali che vedono spesso coinvolte persone dall’età media sempre più bassa, andando poi a fornire un quadro storico e legislativo sulla questione, con spunti, ricostruzioni e riflessioni in merito.

Dopo i saluti istituzionali degli avvocati Michela Consigli e Giovanna Barsotti, interverranno nel convegno, moderato dal professor Fausto Giumetti (nella foto) docente dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Alessandra Conforti sostituto procuratore alla Spezia, Enrico Mengoni consigliere della terza sezione penale della Corte suprema di Cassazione, infine il legale Umberto Zangani del Foro di Massa e segretario della Camera Penale provinciale. "La legge deve essere cambiata – commenta Fausto Giumetti - e ciò avrebbe ripercussioni importanti sul nostro modo di interpretare la realtà sociale. La società civile deve farsi promotrice, anche attraverso eventi come questo convegno, aperto ai professionisti e tutta la comunità, di istanze riformatrici. Il legislatore deve far entrare nella normativa il principio per cui ‘no vale no’. Solo allora l’onere, non di resistere, ma di accertarsi, di stare attento, spetterebbe al soggetto che intraprende il rapporto sessuale, nella maggior parte dei casi l’uomo".