
Matteo Martinelli ha sollevato la questione del blocco del servizio ai bambini che non sono in regola con il pagamento delle mense scolastiche. Da qui la reazionedi Cgil, Cisl e Uil e la convocazione della Commissione controllo
I consiglieri di opposizione Simone Caffaz e Maria Mattei porteranno le dichiarazioni dell’assessore alla cultura Gea Dazzi in commissione Controllo e garanzia. Dopo l’interrogazione del consigliere Matteo Martinelli sugli anomali avvisi di morosità alle famiglie per le mense, le parole dell’assessore alla Pubblica istruzione Gea Dazzi, che aveva parlato di un controllo delle morosità, per Caffaz e Mattei "aumentano i dubbi sull’iniziativa dell’amministrazione comunale". Di fatto Martinelli aveva lamentato in consiglio che l’amministrazione prevedeva la sospensione del servizio mensa ai bambini che non erano in regola con i pagamenti. Argomento a cui Dazzi rispose durante l’assise che si trattava di un metodo per prevenire la morosità.
Una vicenda che ha visto anche una netta presa di posizione di CGIL, CISL e UIL che hanno gridato allo scandalo. Ora si cerca di capire se i figli delle famiglie morose potranno o no pranzare a scuola. "L’assessore afferma che è stato inserito soltanto un alert nel programma per ricordare alle famiglie la morosità – scrivono Caffaz e Mattei –, ma invece a noi risulta che tecnicamente non si tratti di alert ma di un blocco vero e proprio che può essere superato o eliminando la morosità o chiedendo agli uffici di fornire i pasti ai bambini nonostante il pagamento non regolare. Ora, a parte che tutti siamo favorevoli a combattere la morosità, anche considerato che la giunta ha fatto del recupero crediti vero o formale che sia l’asse portante delle sue politiche di bilancio, ciò però non può concretizzarsi in quello che, ribadiamo, è tecnicamente un blocco. Potevano esserci tante strade per recuperare quei crediti: una mail, una telefonata, un vero alert nel sistema".
Purtroppo l’amministrazione ha scelto la peggiore e ancora peggiore è stata la spiegazione dell’assessore che ha negato l’evidenza del blocco – proseguono Mattei e Caffaz –. In ragione di tutto ciò chiediamo di chiarire la questione e soprattutto se si tratti di blocco o alert, e quindi se anche nelle successive spiegazioni l’assessore abbia affermato una cosa vera o meno, e quindi di portare la vicenda in commissione di Controllo e garanzia. In altra sede sarà poi doveroso fare anche il punto della situazione sui livelli di reddito con cui si ha accesso alle esenzioni perché anche in questo forse c’è qualcosa che non va".