"Il nuovo Piano degli arenili è uno strumento non adatto alle sfide climatiche che ci stanno travolgendo". Lo sostiene il Comitato Ugo Pisa che esprime "perplessità su uno strumento urbanistico che non tiene conto in modo strutturale di erosione e dei cambiamenti climatici. E purtroppo in questi ultimi giorni abbiamo avuto conferma di entrambi i fenomeni. Ora ci sono ruspe che stanno ripulendo il lungomare esattamente dove dovrà essere inserita la pista ciclopedonale: il lungomare nel tratto dalla Torre Fiat fino alla Don Gnocchi è completamente invaso da sabbia, tronchi e sassi. Ed è un libro già scritto e già letto, perché negli ultimi anni puntualmente quel tratto è stato chiuso e sono state chiamate ruspe a ripulire".
L’attuale piano è stato modificato rispetto al precedente proprio tenendo conto della mareggiata del novembre 2023 "ma è stato considerato come un evento cinquantennale – afferma il Comitato – e purtroppo la realtà ha già smentito questi tempi: il verificarsi di questi fenomeni è almeno annuale. Una corretta pianificazione dovrebbe prevedere pratiche di adattamento a certi eventi: prevedere i rischi futuri che possono colpire il nostro territorio e allo stesso tempo proporre azioni di difesa adeguate. Possibile che non siamo in grado di progettare nulla di alternativo? Solo 3 consiglieri si sono assunti la responsabilità di votare contro. Servirebbe invece un po’ più di coraggio, servirebbe una visione più aderente alla realtà nella quale viviamo, servirebbero scelte forse anche impopolari ma che siano prese nell’esclusivo interesse della cittadinanza. A poco serve piangere dopo che si sono verificati crolli di edifici, danni ingenti a strutture, ricostruzioni di opere mal progettate".