REDAZIONE MASSA CARRARA

Il premio Ecco i sei finalisti del Bancarella

Sono Aurora Tamigio, Valeria Galante, Marilù Oliva, Franco Faggiani, Daniele Pasquini ed Emanuela Anechoum. Ora decideranno i librai

Il premio Ecco i sei finalisti del Bancarella

Lotta all’ultima scheda per i finalisti della 72ª edizione del Bancarella che sarà proclamato domenica 21 luglio dai librai. I volumi finalisti di questa edizione sono: ’I cognomi delle donne’ di Aurora Tamigio (Feltrinelli), ’La casa delle sirene’ di Valeria Galante (Mondadori), ’L’Iliade cantata dalle dee’ di Marilù Oliva (Solferino, ’L’inventario delle nuvole’ di Franco Faggiani (Fazi Editore), ’Selvaggio Ovest’ di Daniele Pasquini (Nne) e ’Tangerinn’ di Emanuela Anechoum (Edizioni N/O). La sestina finalista è stata presentata ieri a Milano all’Auditorium di Vittoria Assicurazioni.

E’ soddisfatto della selezione il presidente della Fondazione Città del Libro, Ignazio Landi: "I librai sanno sempre scegliere i libri che hanno interessato i lettori. Gente di mestiere, che sa quanto vale un libro. C’è sempre un rapporto speciale tra autori e librai che tastano il polso al lettore, spesso lo guidano alla scelta, diventando i protagonisti della filiera editoriale".

A decidere il vincitore sarà, come sempre, il voto di 200 librai italiani. La formula è popolare e riesce ancora a moltiplicare la tiratura del libro vincitore. Il tradizionale rito della conta delle schede si è arricchito di una novità: i giurati possono esprimere tre preferenze, non più una sola come è sempre avvenuto in passato.

L’attesa per conoscere i finalisti a Pontremoli si era fatta vibrante. Alla Fondazione Città del Libro, il braccio organizzativo del Bancarella, calcolano che siano oltre 13 milioni le copie vendute complessivamente dai libri inseriti nell’albo d’oro. Il Bancarella è infatti un premio che moltiplica le tirature. Lo scrittore Donato Carrisi, vincitore con ’Il Suggeritore’ aveva rivelato che il libro aveva venduto 200mila copie subito dopo l’assegnazione del premio pontremolese. L’anno scorso vinse ’La portalettere’ di Francesca Giannone. La cerimonia di premiazione diventa storia per la manifestazione dei librai: dopo il Viareggio, questo premio è il più vecchio tra le grandi manifestazioni letterarie. La sua è una lunga tradizione che vede iscritti nell’albo d’oro autori prestigiosi come Hemingway, Pasternak e Singer, tre Nobel annunciati all’ombra del Campanone.

Nato nel 1952 grazie a un’intuizione di Salvator Gotta, venne organizzato il primo raduno dei librai. All’incontro nel palazzo comunale di Pontremoli, e poi nella pineta di Mulazzo, erano presenti tanti bancarellai giunti dalle varie città, scrittori, editori e uomini politici tra cui Arnoldo Mondadori, Valentino Bompiani, Giovanni Gronchi e Oriana Fallaci. Si decise in quell’occasione di dare vita al Premio Bancarella, l’unico premio letterario gestito esclusivamente dai librai.

Nei prossimi mesi il Bancarella sarà impegnato in una serie di eventi in cui presenterà romanzi e autori: prima tappa a Sesto San Giovanni il 17 giugno, seconda a Cesena il 28 giugno. Nella finale il notaio Sara Rivieri aprirà le buste con i voti dei librai che compongono la giuria del premio per decretare il vincitore tra i sei finalisti a cui andrà la scultura del San Giovanni di Dio del maestro Umberto Piombino, che rappresenta il protettore dei librai.

Natalino Benacci