REDAZIONE MASSA CARRARA

Il progetto salva vite ’Cardio security Italia’

Gli uomini dell’Arma saranno formati per utilizzare i defibrillatori. Il medico Scirocco: "Puntiamo a rendere una società più preparata". Tanti i promotori, da Giorgio Panariello alla ballerina Alice Mariani. .

I defibrillatori utilizzati anche dai carabinieri. Ieri nella caserma “Plava”, sede del comando provinciale dei carabinieri il comandante provinciale, colonnello Alessandro Dominici e il medico Fabio Costantino Scirocco, medico specialista in malattie dell’apparato cardio vascolare all’Asl, hanno presentato un’importante iniziativa denominata “Progetto di cardio-formazione La Benemerita”. Si tratta di un progetto atto a rimarcare la funzione sociale dell’Arma mediante un ruolo attivo nella tutela dei cittadini anche in termini di sicurezza e salute. Nella circostanza è stato illustrato anche il corso di formazione Blsd che si svolgerà prossimamente alla caserma “Plava” a favore dei militari che prestano servizio in questa Provincia e che servirà come abilitazione all’uso del defibrillatore portatile (Dae), tenuto conto che in molti casi i primi ad arrivare sul posto, in particolare sugli incidenti stradali, sono proprio i carabinieri. "Siamo felici di dare il nostro supporto – ha detto il colonnello Dominici–: i carabinieri sono per loro natura pronti a intervenire h24. Un bene per la collettività".

Nel corso dell’incontro, attraverso un cortometraggio divulgativo, è stato inoltre presentato, per la prima volta da una sede istituzionale dell’Arma, il progetto nazionale ’Cardio security Italia’. "Più formi più salvi", è questo lo slogan che il dottor Costantino sta promuovendo a tutti i livelli e di certo non poteva mancare una formazione dedicata alle forze dell’ordine, in questo caso all’Arma apuana. "Tra i miei obiettivi – spiega – c’è quello di diffondere la cultura del primo soccorso e dell’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici, rendendo la società più preparata ad affrontare le emergenze cardiache. Creare una comunità consapevole e attiva, dove ogni cittadino può diventare un protagonista nella salvaguardia della salute pubblica. Cominciare proprio dalle Istituzioni credo sia il miglior punto di partenza".

Sta nascendo inoltre l’associazione Nicola Costantino, un’organizzazione no profit fondata in memoria del padre del cardiologo dottor Fabio Costantino. L’associazione nasce con l’obiettivo di onorare la memoria di Nicola attraverso iniziative che migliorano la salute pubblica, in particolare nel campo delle emergenze cardiache. "L’associazione è titolare del progetto Cardiosecurity Italia – prosegue Fabio Costantino –, un’iniziativa innovativa che mira a rivoluzionare l’approccio alle emergenze cardiache, passando da una gestione reattiva a una proattiva e comunitaria. Formare cittadini e operatori attraverso corsi di primo soccorso e all’utilizzo del defibrillatore. Installare defibrillatori in luoghi strategici per garantire un intervento tempestivo in caso di emergenza. Sensibilizzare istituzioni e aziende sull’importanza della prevenzione e della formazione in ambito cardiologico".

Tali progetti nascono dalla consapevolezza che, in caso di arresto cardiaco, ogni minuto che passa diminuisce del 10% la percentuale di sopravvivenza, che in Europa è di circa l’8% ed ancora oggi il defibrillatore (Dae) si usa solo nel 28% dei casi. In Italia, ogni giorno, 180 persone hanno un arresto cardiaco, in media 1 ogni 8 minuti. Purtroppo, ancora oggi, almeno il 50% dei pazienti che ha avuto un infarto muore prima di raggiungere l’ospedale. Entro il 2030 si calcola che nel mondo ci saranno 24 milioni di decessi all’anno per malattie cardiovascolari (ad oggi ne muoiono 18 milioni all’anno). Il vero obiettivo è informare e formare soprattutto i giovani che rappresentano il cuore “pulsante” della società.