Un film, girato anche in Lunigiana, indaga il rapporto complesso tra comunità umane e lupi, sottolineando il ruolo ecologico del predatore per l’ecosistema e la necessità di una protezione rigorosa. In un momento in cui la protezione del lupo è a rischio, il film mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza di difenderlo e sul suo ruolo fondamentale per l’ecosistema.
Nel 45° anniversario della Convenzione di Berna, grazie all’associazione “Io non ho paura del lupo”, insieme a The European Nature Trust e WaterBear è arrivato a novembre in Italia “The Wolf Within” del regista Federico Manneschi, che narra storie di personaggi inseriti nelle comunità locali e le azioni di coesistenza sullo sfondo dei Parchi d’Abruzzo, Lazio e Molise, Appennino Tosco- Emiliano e Dolomiti Bellunesi. “The Wolf Within” è un invito all’azione per tutelare la biodiversità, sottolineando il ruolo del lupo come specie chiave per la salute dell’ambiente.
La decisione della Commissione Europea di declassare lo status della protezione del lupo (da “rigorosamente protetto” a “protetto”) ha destato forti preoccupazioni per una scelta politica che apre la porta all’abbattimento come soluzione contro le predazioni di bestiame, in contrasto con l’impegno a salvaguardare la biodiversità. Cinque organizzazioni ambientaliste hanno presentato ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Con immagini evocative, la macchina da presa si muove tra paesaggi mozzafiato e testimonianze dirette.
"Collaboro con una Ong scozzese, che si occupa di conservazione a livello europeo – spiega il produttore del film Alessio Bariviera –. Tre anni fa abbiamo prodotto un’opera sugli orsi. In questo caso al centro dell’attenzione c’è il lupo e il film ha un cast tutto italiano. La pellicola è ambientata in suggestivi scenari montani, tra cui la Lunigiana e segue le vite di diversi personaggi, ognuno dei quali rappresenta diversi gruppi di interesse per il futuro del lupo in Europa. I loro viaggi individuali culminano in una narrazione che sottolinea il ruolo dei lupi come parte essenziale di ecosistemi sani, promuovendo la comprensione del loro ruolo nel paesaggio".
Il film del regista Federico Manneschi esplora la coesistenza tra l’uomo e il lupo evidenziando il ruolo ecologico del predatore per uno sviluppo sostenibile.
"Abbiamo cercato di capire quale fosse la strada migliore per dipingere la situazione del lupo da noi oggi, ma anche evidenziare quelle che sono le opinioni dei vari stakeholder coinvolti: pastori, cacciatori esponenti del mondo scientifico e politico – aggiunge il produttore –. I sei personaggi rappresentano ciascuno un’area differente da cui si cerca di estrapolare una visione d’insieme. L’obiettivo è incentivare il turismo nelle zone montane per aiutare economicamente i paesi che sono a contatto con i lupi facendo da àncora allo spopolamento".
Il film è stato di recente presentato a Londra in inglese, poi le prime a Milano e Roma. Ma saranno organizzate proiezioni anche in Abruzzo e in Lunigiana il 22 gennaio alle 21 a Villafranca con la collaborazione di Federico Palermitano di Lunigiana World.
Natalino Benacci
Nella foto Emilio Sbarra di Bagnone, Mia Canestrini, Alessio Bariviera, Federico Manneschi