di Alfredo Marchetti
"Sono emozionato. A distanza di settimane posso dire: dove eravamo rimasti?". Sono trascorsi 112 giorni, una vita fa, da quando da quella sedia il sindaco Francesco Persiani osservava la sua amministrazione collassare. Attacchi dalla sua ex maggioranza, veleni, polemiche, una lunga campagna elettorale al vetriolo. Come sembra lontana oggi quella mozione di sfiducia che di fatto anticipò la battaglia all’ultimo voto. A pochi metri di distanza c’è Marco Guidi, l’ex assessore ai Lavori pubblici che gettò il guanto di sfida al primo cittadino. È all’opposizione: si era immaginato un destino diverso, ma il popolo ha scelto. Con lui gli altri sfidanti, Enzo Romolo Ricci per la coalizione di centrosinistra, Daniela Bennati per Unione popolare.
Persiani si presenta in aula alle 17 precise accolto da un applauso del pubblico, indossando una giacca blu egiziano. Stringe mani, saluta la sua maggioranza. Sul viso un sorriso soddisfatto, che descrive la consapevolezza d’aver fatto l’en plein: respinti gli attacchi al suo secondo mandato, primato raggiunto della sua lista civica in coalizione, nuova giunta pronta a giurargli fedeltà. Dopo la nomina a presidente del consiglio comunale Agostino Incoronato, è il momento del suo giuramento. Alle 18,24 il legale penalista torna ufficialmente alla guida della città: "Intendiamo riprendere il nostro cammino. Non faremo distinguo politici, tutti i cittadini potranno esigere il rispetto dei loro diritti, aspirare a vivere in una città bella, pulita e sicura. Molti temi sul tavolo non partono da zero, in queste settimane vedremo i primi frutti. Il Pnrr regalerà un volto nuovo alla città. Ringrazio la commissaria Maria Rosa Trio che nel periodo di vacatio ha curato con grande senso di responsabilità e affetto verso i massesi i progetti sul tavolo. Molti progetti sono avanzati, da palazzo Bourdillon all’ex Cat o il Pomario, così abbiamo in mente il futuro del castello Malaspina".
"Sul Piano del decoro ascolteremo i cittadini, le associazioni culturali e sociali, per costruire un tessuto economico più ricco. C’è da portare a casa il Nuovo piano strutturale: coinvolgeremo l’intera cittadinanza. Ci sono poi sfide come le bonifiche e il contrasto all’erosione: il nostro sforzo sarà quotidiano. Avremo la massima attenzione ai servizi scolastici e alle esigenze delle famiglie, alla difesa delle persone più deboli e rafforzeremo le risorse legate al web. Per il turismo presenteremo a breve la stagione estiva che sarà all’altezza delle migliori aspettative. Vedo molte facce nuove e consiglieri con esperienza: spero che potremo lavorare insieme, in maniera costruittiva, da avversari politici, non da nemici".
La prima replica spetta a Bennati: "Spero che mantenga la parola. Poche volte ha ascoltato i suoi assessori, ma anche la maggioranza e le associazioni nei 5 anni passati. Mi auguro che lei abbia, mi lasci passare la parola, imparato ad ascoltare tutti". Stefano Alberti del Pd promette "una opposizione intransigente, ma non ideologica", Ricci analizza il voto: "Mi sento responsabile verso chi ci ha scelto. La campagna elettorale è finita, ma i temi ci sono ancora, difenderemo i principi per i quali i cittadini ci hanno votato. Saremo vigili su ogni atto". Simone Ortori ha spiegato il suo supporto al primo cittadino, scintille invece tra Stefano Alberti e Filippo Frugoli: "Non avete portato niente in consiglio" ha detto l’esponente della maggioranza. "Se vuole le facciamo le fotocopie – ha replicato Alberti –. Ha perso l’occasione per stare zitto".