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La minoranza non ci sta: il Comune di Villafranca, secondo il gruppo, non è come descritto dal sindaco Bellesi....
La minoranza non ci sta: il Comune di Villafranca, secondo il gruppo, non è come descritto dal sindaco Bellesi. "Nessuno ci ha comunicato all’arrivo del liquidatore -– scrive Giusti (nella foto), a nome dell’opposizione –, il sindaco non sta amministrando casa sua, ma un Comune che ha delle regole. Nessuna informazione sull’arrivo del segretario comunale, da mesi chiediamo documenti e presentiamo interrogazioni, siamo arrivati al punto di dover chiedere l’accesso da remoto al protocollo, per acquisire informazioni senza aggravare l’ordinaria attività amministrativa. L’ufficio tecnico è inesistente: a dicembre non si è cercato di stabilizzare una figura che lavorava da tre anni in quell’ufficio e si è deciso di concedere un nulla osta in uscita per passaggio ad altro ente, tale situazione crea notevoli disagi, tutta l’attività è paralizzata. La Polizia municipale, nonostante la convenzione con Pontremoli, che costa circa 35 mila euro, è presente solo un giorno alla settimana: non è servizio. Si sono registrate solo nel 2024 due dimissioni e una richiesta di part time. L’accordo sull’orario di lavoro è stato possibile solo dopo essere stato indetto lo stato di agitazione, chiamando in causa il Prefetto, a conferma della situazione che si è creata all’interno della casa comunale".
L’opposizione ribatte all’accusa del sindaco di mettere in discussione l’efficienza dei dipendenti: "sa benissimo che i disservizi sono dovuti a carenze organizzative di cui lui è responsabile". E poi sottolinea la necessità del Museo Etnografico di essere valorizzato: prima visitato dalle scuole di tutta la Toscana ora aperto a richiesta. "Sull’antenna – sottolinea – non ci sembrava il caso di fare sterile politica: l’amministrazione aveva il dovere di informare i cittadini affinché, fin da subito, si potesse costituire un comitato".