Dopo quarant’anni passati a curare i suoi pazienti il dottor Giuseppe Gasparotti tra qualche giorno andrà in pensione. Gasparotti è stato un medico di base amatissimo dai suoi pazienti, che lo avevano soprannominato ‘Super dottorone’. In tutti gli anni che ha indossato il camice lo ha fatto con grande abnegazione, passione, scrupolo, sempre attento. Un medico che ha saputo donare ai suoi assistiti una presenza assidua, professionalità e una grande umanità.
Il dottor Gasparotti ha svolto anche l’attività di libero professionista in ambito ortopedico e fisiatrico, ed è stato tra i primi a fine anni Ottanta a praticare l’agopuntura in città. In ambito sportivo ha lavorato con la Pallavolo femminile Carrara, Pallavolo maschile Spezia e con la Carrarese calcio. Ha prestato il suo prezioso e valoroso servizio per anni al pronto soccorso di Lucca (Croce Rossa e Misericordia) con assiduità e grandissima determinazione. I dipendenti volontari della confraternita Misericordia di Lucca scrivono in una lettera: "ringraziamo il mitico dottor Giuseppe Gasparotti per i servigi offerti alla comunità nonostante le numerose problematiche che ha dovuto affrontare durante questa sua lunga attività... pertanto gli si conferisce il grado supremo di superdottorone".
Decine i messaggi di gratitudine e affetto che in questi giorni stanno arrivando al medico, tantissime testimonianze che descrivono un uomo di grande coraggio e dedizione, di sensibilità e umanità straordinaria. Un uomo che ricorda il nome di ogni singolo paziente e che in ambulatorio accoglieva sempre con un abbraccio fraterno. C’è anche chi ricorda quando durante la pandemia il dottore portava ai pazienti soli e malati di Covid, la spesa alla porta e andava al loro posto al Cup per prenotargli una visita specialistica. E c’è chi ricorda quando si presentava con due pizze e un sorriso a casa di un anziano rimasto solo. Altri ricordano quando dopo una visita in cui era stata diagnosticata una situazione critica, sono stati caricati in macchina dal dottore, che li ha accompagnati personalmente al pronto soccorso perché non si perdesse tempo ad aspettare l’ambulanza. Altri ancora parlano di quando chiacchieravano insieme a lui tra un’impegnativa e un certificato di arte, poesia, musica, animali e astronomia, alcuni dei suoi tanti interessi a cui con il riposo della pensione potrà tornare a dedicarsi insieme all’amata famiglia.