REDAZIONE MASSA CARRARA

Il Tar dà torto al Bagno Marino. Menconi va al Consiglio di Stato

Il bagno Marino di Marina di Carrara contesta la revoca della concessione da parte del Comune, portando la questione davanti al Consiglio di Stato. La battaglia legale sulla gestione della spiaggia continua.

Il Tar dà torto al Bagno Marino. Menconi va al Consiglio di Stato

Il bagno Marino cita il Comune di Carrara davanti al Consiglio di Stato. Brunello Menconi, il titolare dello storico stabilimento di Marina di Carrara, lo ricordiamo, nel 2021 fu raggiunto da un provvedimento di decadenza della concessione da parte del dirigente all’Urbanistica del Comune. Un decadimento dovuto a una questione di morosità e per cui i titolari dello stabilimento balneari si erano già rivolti al Tar della Toscana. Alla base del provvedimento dell’amministrazione tutta una serie di insoluti pregressi, che comportavano il mancato pagamento del canone di concessione, quello che il Comune incassa dagli stabilimenti balneari per poi rigirarlo allo Stato.

La storia ha subito uno sviluppo ulteriore e la battaglia legale sulla gestione della spiaggia di Marina di Carrara prosegue senza sosta. Per questo il Comune di Carrara ha dovuto costituirsi in giudizio proprio a seguito del ricorso al Consiglio di Stato. Questo perché già il Tar aveva respinto le ragioni del Marino e sottolineato come nel caso dello stabilimento, non sia stata maturata la proroga al 31 dicembre 2033 in relazione a un diniego da parte del Comune e per l’inadempienza dei canoni di concessione. E così i legali dello stabilimento balneare, gli avvocati Stefania Frandi e Cristina Pozzo, hanno impugnato la sentenza avversa del Tar chiedendo che ad esprimersi sulla revoca della concessione sia un giudice speciale in materia amministrativa. A tutelare gli interessi di palazzo civico sarà l’avvocatura interna rappresentata dalla legale Sonia Fantoni. Così ha deciso la giunta comunale nella seduta dello scorso 27 febbraio. Oltre alla revoca della concessione al bagno Marino era stata negata la proroga della stessa fino al 2033, come accaduto invece per tutti gli altri bagni del litorale. Intanto anche per questa stagione si presume che la spiaggia del bagno Marino diventi pubblica, come già accaduto nelle scorse stagioni.

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