Il Tar dice no alla riapertura di una cava

Il Tar dice no alla riapertura di una cava

Il Tar dice no alla riapertura di una cava

Il Tar ha detto no alla società Turba Cava Romana di Massa per la riapertura della cava Prunelli Piastrina che si trova nel comune di Vagli. Nel ricorso presentato al tribunale amministrativo l’azienda chiedeva l’annullamento della determina di diniego del Parco delle Alpi Apuane, oltre ad atti precedenti e consequenziali, compreso il verbale della Conferenza dei servizi che aveva visto la partecipazione di Soprintendenza, Arpat, Regione e Comune. Nulla da fare per il ricorso che i giudici amministrativi hanno respinto su tutti i punti. Fra i motivi evidenziati dai giudici del Tar, emerge che il diniego del Parco era motivato dalla "difformità del progetto di viabilità a servizio della cava rispetto al Piano Attuativo di Bacino del Monte Pallerina, al Piano di Indirizzo Territoriale Regionale (PIT) e alle Linee guida in materia di "ravaneti", adottate dall’ente Parco". Il Parco ha "correttamente esercitato un potere discrezionale bilanciando le ragioni manifestate" e ha preso in esame tutte le osservazioni portate al tavolo dagli enti competenti: "Sia la Soprintendenza che il Parco evidenziano come la viabilità di cava riportata nel progetto (e segnata come esistente nel PABE) in realtà sia rinaturalizzata e non coincide con il percorso pedonale esistente" scrivono i giudici e "il fatto di dover creare una nuova strada viene considerato eccessivamente impattante sul piano paesaggistico e ambientale". La nuova viabilità prevista da progetto è il motivo del contendere e il Tar evidenzia che tutta la normativa non ammette interventi che vadano a impattare con il paesaggio e i giudici rimarcano ancora come dalle relazioni fotografiche sia evidente una rinaturalizzazione del sito. Ricorso in sostanza respinto con condanna dell’azienda Turba Cava Romana a pagare le spese per 3mila euro anche se resta aperta la possibilità di appello al Consiglio di Stato.