REDAZIONE MASSA CARRARA

Il ’tavolo’ del marmo bis. Arrighi detta le ’condizioni’: "Invitiamo anche i sindacati"

La sindaca ha parlato chiaro in consiglio comunale sul tema contrattazioni "Non solo assieme agli industriali, ma anche con i rappresentanti dei cavatori".

Il tavolo del marmo ha subito uno stallo dopo lo stop del Comune

Il tavolo del marmo ha subito uno stallo dopo lo stop del Comune

di Daniele Rosi

Tra ricorsi e tavoli di confronto si mantiene alta l’attenzione in consiglio comunale sul tema del lapideo. Dopo i tanti ricorsi arrivati a seguito del regolamento sulla tracciabilità, con attriti tra mondo del lapideo e Comune andati sempre più irrigidendosi e culminati con la sospensione del famoso ‘tavolo’ di confronto tra sindaca e imprenditori del lapideo, in consiglio comunale proprio la sindaca Serena Arrighi ha tenuto a precisare per l’ennesima volta l’importanza del rispetto degli accordi presi, sia per le convenzioni sia per i temi articolo 21 e informi.

Il tema è partito nuovamente dai banchi dell’opposizione dal consigliere Matteo Martinelli, che ha chiesto un chiarimento a 360 gradi sull’intera situazione che nelle ultime settimane ha visto da una parte del contezioso le aziende con i ricorsi, e dall’altra parte il Comune. "Si è detto della scelta di chiudere il tavolo con gli industriali a seguito dei ricorsi – ha commentato Martinelli - credo però non ci si possa esimere dal confrontarsi con gli imprenditori di un settore la cui attività è strettamente normata dal Comune e su cui ci sono aperte varie questioni. Vorrei sapere se gli incontri con gli industriali vengono sempre fatti e inoltre, se l’aver impugnato il regolamento sulla tracciabilità rimetta in discussione le convenzioni firmate pochi mesi fa. Mi risulta che in calce alle convenzioni abbiano voluto scrivere che non fossero d’accordo; quindi che i ricorsi sarebbero arrivati era assolutamente prevedibile".

La sindaca ha quindi ribadito la volontà dell’amministrazione di tornare a un dialogo con tutte le parti coinvolte, a patto che non rivengano messe in discussione situazioni già chiarite nei mesi scorsi. "Importante dialogare con tutte le parti – ha risposto Arrighi - indipendentemente dalle cose che si pensano in un preciso momento. Per me si può riaprire il tavolo, ma che sia un tavolo vero con sindacati e organizzazioni datoriali, non solo con gli imprenditori, con temi di discussione che non c’erano prima. Prima sul tavolo c’era l’articolo 21 ma ora non è più sul tavolo, così come non ci deve essere il tema degli informi, che è poi oggetto dei ricorsi sulla tracciabilità. Volontà dell’amministrazione è continuare ad avere un buon numero di imprenditori e non un oligopolio. Ribadisco che se gli imprenditori non fanno il 50 per cento di filiera, decadono, quello è previsto e quello devono fare. E se non fanno i progetti articolo 21, saranno detratti gli anni previsti da quei progetti".

Sempre a proposito di lapideo, novità anche per la futura riapertura del Museo del Marmo, con l’assessore Gea Dazzi che come nuova data di apertura, precedentemente indicata al 2025, ha comunicato inizio 2026. Il museo è chiuso per un progetto di riqualificazione grazie a un’intesa tra Camera di Commercio e Comune. "Le notizie sul museo non rassicurano – ha spiegato il consigliere Simone Caffaz – perché risultano cifre minori rispetto a quelle necessarie per i lavori su cui interviene il Comune. Chiedo dove si intenda reperire le risorse". "Vista la complessità dell’immobile e l’impegno dei due enti, le risorse non potranno essere sufficienti – ha risposto l’assessore – e sono state predisposte iniziative congiunte di raccolta fondi per possibili stakeholders interessati".