FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Il trasporto si fa... debole ‘Autolinee Toscane’ fuori dall’appalto provinciale. Restano solo 2 aziende

Il gestore dei lotti toscani più ‘forti’ non ha presentato il progetto richiesto. Ridotte le 6 società che si erano presentate per coprire collegamenti minori.

Il trasporto si fa... debole ‘Autolinee Toscane’ fuori dall’appalto provinciale. Restano solo 2 aziende

E’ arrivata ad una svolta la gara di assegnazione per il lotto debole del trasporto pubblico locale, quello che riguarda soprattutto la Lunigiana ma anche tante corse dei bus per i versanti montani della costa, come ad esempio Corsanico a Montignoso. Nei giorni scorsi si è infatti concluso il termine per la presentazione delle offerte e Autolinee Toscane Spa, il gestore unico del trasporto pubblico regionale che di fatto ha in mano tutti i lotti più forti della Toscana, si è chiamato fuori dai giochi. Non parteciperà alla fase successiva della gara.

In linea tecnica la società ‘Autolinee Toscane’ è stata esclusa dagli uffici della Provincia, che sta gestendo il bando di gara per l’assegnazione del lotto debole, ma di fatto è stata una scelta obbligata perché non ha presentato una soluzione progettuale a Palazzo Ducale entro il termine previsto del 29 febbraio scorso. In tutto sono risultate quattro le società che non hanno in pratica presentato alcuna offerta e sono fuori: oltre ad Autolinee Toscane Spa anche Tiemme Spa, Autoguidovie Spa e Autoservizi Riccitelli Srl. Ne restano solo due in gara, anche se i nomi restano coperti dal segreto istruttorio.

Vale la pena di fare un passo indietro nella questione del trasporto pubblico. A giugno del 2023 la Provincia aveva indetto la procedura di dialogo competitivo per raccogliere delle manifestazioni d’interesse propositive con le quali poi andare a gara. Avevano partecipato 6 aziende poi tutte invitate alla seconda fase, a partire dalla fine di ottobre: dovevano presentare una relazione tecnica preliminare entro la fine di novembre. Il 16 gennaio, poi, la Provincia aveva avviato una fase ulteriore invitando i 6 operatori economici a presentare una soluzione progettuale entro il 29 febbraio. Ma a quel punto solo due aziende si sono fatte avanti per davvero, mentre le altre in pratica si sono tutte tirate indietro e fra queste c’è anche Autolinee Toscane, determinando l’esclusione d’ufficio delle stesse da parte della Provincia.

E’ proprio Autolinee Toscane però a gestire tutte le corse ancora fino all’assegnazione dell’appalto, anche nel cosiddetto lotto debole della provincia apuana, grazie a un contratto ponte sottoscritto nell’estate dell’anno scorso e valido fino al 10 giugno del 2024. La gara del lotto debole ha un valore di 17 milioni di euro per i prossimi 9 anni ed è un investimento finanziato in gran parte dalla Regione Toscana per circa 15,5 milioni e per poco più di 1 milione e mezzo dalle risorse aggiuntive degli enti locali, Provincia e Comuni.

Chi si aggiudicherà il servizio dovrà garantire la presenza di mezzi per il trasporto pubblico sul territorio per coprire in tutto 930mila e 764 chilometri annui di percorrenza del lotto per un importo a base d’asta complessivo di circa 16 milioni 663 mila euro, a cui va aggiunta l’Iva al 10 per cento. ed è previsto un possibile ‘rialzo’ dell’importo, in attesa di un apposito atto della Regione Toscana, di circa 1,2 milioni, per la copertura degli oneri di ammortamento per il rinnovo del parco mezzi, portando così l’importo della gara complessiva a oltre 18 milioni di euro.