DANIELE ROSI
Cronaca

Il volto del ’Che’ sul Baluardo: "Guevara un esempio di libertà"

Oltre due metri in marmo bianco con sopra il viso del combattente realizzato dallo scultore Romeo. La sindaca respinge le critiche: "Affronto alle vittime dei totalitarismi? Lo fa chi tollera i saluti romani...".

Oltre due metri in marmo bianco con sopra il viso del combattente realizzato dallo scultore Romeo. La sindaca respinge le critiche: "Affronto alle vittime dei totalitarismi? Lo fa chi tollera i saluti romani...".

Oltre due metri in marmo bianco con sopra il viso del combattente realizzato dallo scultore Romeo. La sindaca respinge le critiche: "Affronto alle vittime dei totalitarismi? Lo fa chi tollera i saluti romani...".

di Daniele Rosi

Oltre due metri in marmo bianco con, in cima, il volto di Che Guevara in ferro. Dopo essere stata annunciata, e tanto chiacchierata in città nei giorni scorsi, con pareri e prese di posizione del mondo politico, è stata svelata alla scalinata del Baluardo la scultura ‘El Che’, dedicata alla figura di Ernesto Guevara. L’opera, realizzata dallo scultore argentino Jorge Romeo e portata avanti con un progetto di sottoscrizione popolare, è stata coordinata dall’esule argentino Alfredo Helman e sostenuta da varie realtà tra cui: Anpi di Viareggio, Massa, Pisa e Verona; Cro Solaio Pietrasanta; Circolo partigiani Viareggio; Cgil Lucca Viareggio e Massa Carrara; centro di documentazione Gino Menconi Massa; Associazione nazionale di amicizia Italia/Cuba; Arci provinciale e Arci Toscana e archivi della resistenza di Fosdinovo, oltre ad essere patrocinata dal Comune.

Il monumento, primo in Italia ufficialmente dedicato alla figura del rivoluzionario sudamericano, è stato installato proprio a metà della scalinata del Baluardo e appare in tutte le sue generose dimensioni, con una sagoma snella rettangolare in marmo culminata con il volto di Che Guevara in ferro. Il volto utilizzato è quello della famosa fotografia del volto del ‘Che’ scattata tanti anni fa dal fotografo cubano Alberto Korda e divenuta una delle immagini più iconiche del novecento. Alla presentazione della statua, oltre alle tante persone giunte sulla scalinata per osservare in anteprima l’opera, anche lo stesso scultore argentino Jorge Romeo, particolarmente emozionato, l’esule Alfredo Helman, Vincenzo Calò di Anpi, Marco Papacci dell’associazione di amicizia Italia-Cuba, più la sindaca Serena Arrighi, l’assessore alla Cultura Gea Dazzi, il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, il segretario Cgil Nicola Del Vecchio e l’ambasciatrice della Repubblica di Cuba, Mirtha Granda Averhoff.

Diretta e senza troppi giri di parole la sindaca Arrighi, in riferimento alle polemiche sulla statua degli ultimi giorni. "Che Guevara, con la sua vita e la sua morte - ha spiegato la sindaca - ci ha donato un’icona di libertà e diritti che devono essere perseguiti a prescindere da se stessi e dai confini statali all’interno dei quali si è nati. A chi sostiene che questo sia un affronto alle vittime dei totalitarismi di destra e di sinistra, noi condanniamo fortemente ogni totalitarismo. Rimarchiamo però che gli affronti alle vittime sono quelli di chi tollera i saluti romani e gli inni al duce all’interno dei propri movimenti giovanili e consente ai torturatori di uomini di tornare libero a casa con un volo di stato".

Tra i tanti interventi che si sono susseguiti, molto particolare quello dell’esule Helman, che nel parlare si è rivolto verso il monumento, quasi come a voler comunicare direttamente con Che Guevara "Siamo felici comandante che tu sia stato messo qui - ha detto Helman - e la città di questo sarà orgogliosa. Questo monumento sarà la nostra controffensiva". È intervenuta anche l’ambasciatrice cubana Mirtha Granda Averhoff, che ha elogiato i giovani italiani in quanto tra i più attivi in Europa a sostenere i valori di Che Guevara quali giustizia e uguaglianza. "Splendida statua che non è solo un blocco di marmo - ha aggiunto Lorenzetti- ma è il ricordo di un principio, di un’idea. Ricordiamo l’impegno dei medici cubani che sono venuti ad aiutarci durante la pandemia. Che Guevara è un simbolo". La giornata dedicata a Che Guevara è poi proseguita nel pomeriggio in Comune con un convegno, moderato da Evandro Dell’Amico e Giancarlo Tassinari, incentrato sulla figura del ‘Che’.