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L’economia provinciale nell’analisi di Isr e Camera di Commercio. Sono il 12,2% del totale provinciale
L’imprenditoria straniera continua a crescere nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. L’incremento più contenuto è nella zona apuana: +2,6%, il 12,2% del totale provinciale. Costruzioni e industria spingono la crescita, in particolare la filiera della nautica e delle attività edili specializzate. È cresciuta del +7,5% negli ultimi dieci anni. È il quadro che emerge dall’analisi dell’Istituto di Studi e Ricerche e dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest su dati Infocamere-Stockview.
Più di tre imprese straniere su quattro fanno capo a imprenditori di paesi extra-europei: si concentrano nelle costruzioni (29,3%) e nel commercio (36,3). Cresce l’industria (+14,1), grazie all’incremento della cantieristica nautica dove è molto elevata la presenza straniera. In positivo anche l’edilizia (+4,8%): le imprese specializzate condotte da stranieri rappresentano circa la metà delle attività del comparto.
Tra i servizi avanzano quelli alle imprese (+3%), alla persona (+10) e le attività di alloggio e ristorazione (+5,4%). Segnali negativi invece per il commercio dove registrano una lieve diminuzione (-1,7%), per il calo in particolare delle attività di commercio ambulante di abbigliamento e calzature (-5,7%). In aumento le imprese agricole (+11,1%). Cresce la Costa (+3,1%), più contenuta la Lunigiana (+1,3%). In totale sono 2.560 le imprese a guida straniera registrate in provincia a fine anno. E risultano particolarmente dinamiche, evidenziando valori migliori rispetto al complesso imprenditoriale. Il tasso di crescita risulta pari al 2,6% nell’ultimo anno: 230 nuove iscrizioni contro 160 cessazioni (al netto di quelle operate d’ufficio), +70 unità.
La crescita dell’imprenditoria straniera nel territorio apuano si avvicina alle dinamiche regionali e nazionali, con un incremento leggermente inferiore rispetto alla media toscana (+3,8%) e italiana (+4,1%). Un andamento, nettamente più positivo rispetto al complesso del tessuto imprenditoriale locale. Si conferma quindi un motore di sviluppo economico e un elemento ormai strutturale del sistema produttivo locale.
La maggioranza delle imprese straniere è poco strutturata: nel 72,4% dei casi sono imprese individuali ma in deciso aumento anche le società di capitale. Il 76,7% delle imprese individuali fa capo a imprenditori provenienti da paesi extra europei, con quelli provenienti dal Marocco (495) a guidare la graduatoria con attività in edilizia e commercio. Poi dal Senegal (227), Albania (210), mentre per i Cinesi (86), meno presenti, le attività intraprese interessano il commercio, i servizi alla persona e la ristorazione. Il restante 23,3% sono imprenditori nati in paesi comunitari, con una netta prevalenza della Romania (307), soprattutto nell’edilizia, seguita a distanza da Germania (29) e Francia (26).