di Cristina Lorenzi
Sono 33, il più piccolo ha poco più di 10 anni. Sono i minori affidato alla cooperativa Compass che ha vinto il bando della prefettura. Sono i piccoli migranti arrivati senza genitori, molti buttati sul barcone, strappati alla propria terra e ai propri cari, nella speranza di un futuro migliore. Un’alternativa sicura all’inferno da cui sono scappati. Sono i piccoli sub sahariani, età media 16 anni, alloggiati in un albergo di Marina di Massa e che il personale della Compass, presieduta da Umberto Giorgi, traghetterà fuori dal tunnel. I sei animatori, educatori e mediatori della Compass dovranno garantire una permanenza sicura a Marina di Massa in attesa che il ministero degli Interni dia indicazioni sul futuro dei bambini.
"Li abbiamo alloggiati tutti insieme nella struttura alberghiera di Marina di Massa – spiega Giorgi –. Seguiamo le indicazioni della prefettura per capire come saranno poi dirottati. Nel frattempo questi bimbi potranno sostare in albergo per 30 giorni prorogabili a 60 in attesa che il ministero degli Interni provveda con un programma specifico per ognuno di loro. I bambini sono tutti sani e stanno bene e nei prossimi giorni saranno seguiti da un medico di base a loro dedicato su cui potranno fare affidamento per circa 12 mesi. Per la giornata di ieri li abbiamo lasciati riposare, nel tentativo di far recuperare un po’ di energie dopo lo stress del viaggio nel Mediterraneo. Poi i nostri operatori interverranno con attività e giochi per facilitare l’aggregazione e attutire l’impatto con la terra straniera". Anche dalla prefettura, testa e motore di ogni iniziativa di accoglienza dei 95 migranit arrivatia Marina, confermano l’attesa delle indicazioni ministeriali. Antonino Volpe, vice prefetto, che con il prefetto Guido Aprea ha diretto magistralmente ogni operazione, assicura che i bimbi sono tutti in attesa di un programma che consenta loro di avere un futuro nella nostra terra. Sono tutti bambini soli, senza genitori né accompagnatori".
seguiranno incontri fra prefetrtura, Compass e Comune di Massa che con i servizi sociali è incaricato di seguire l’accoglienza dei piccoli. Nelle seconda fase si provvederà a un protocollo che preveda inserimento e integrazione nel tentativo di costruire un futuro a chi ha già un passato troppo pesante per avere soltanto dieci anni.