I giovani sono intraprendenti, nonostante le enormi difficoltà legate alla congiuntura economica internazionale e alla crisi del territorio che certo non aiuta. E infatti in 3 casi su 5 (61%) hanno fondato la propria azienda da soli o con un socio. E meno di una su cinque ha contato su incentivi pubblici, a dimostrazione della grande capacità di inventiva e imprenditoriale. Le imprese ‘ereditate’ sono una minoranza nel panorama provinciale solo una su tre (31%), potendo così contare su una partenza privilegiata in termini di conoscenze, dipendenti e mercato. E’ il dato statistico che emerge dal report di Cna Giovani a livello nazionale. A Massa Carrara sono 1.100 le imprese guidate da under40.
Aziende che, sull’onda dei dati nazionali, spesso sono state una naturale via di carriera professionale, e in molti casi del tutto slegata dagli studi: il 35% degli under40 titolari di impresa ha conseguito almeno una laurea triennale ma per il 45% la formazione scolastica/universitaria conta poco o nulla nell’attività imprenditoriale; oltre l’86% non ha utilizzato incentivi pubblici. Il 61,3% ha avviato l’impresa in prima persona confermando che la grande maggioranza ha fatto dell’imprenditoria una scelta di vita professionale con l’obiettivo di sviluppare un progetto originale. E’ il percorso fatto anche dal presidente di Cna Giovani Massa Carrara, Giacomo Altamura, fondatore dell’azienda Smart Revolution che si occupa di finanza agevolata, progettazione europea e formazione.
"La sensazione, in assenza di un’indagine locale, è che il quadro nella nostra provincia sia molto meno dinamico rispetto a quello nazionale. – spiega Altamura –. In cinque anni il numero di aziende giovanili ha subito una flessione nell’ordine dell’8% e questo è un segnale preoccupante che deve far riflettere il mondo istituzionale ed economico. Mancano i ricambi generazionali, all’interno dell’azienda, e questo credo sia un altro elemento da analizzare credo dovuto anche all’assenza sul territorio di hub e incubatori per l’innovazione oltre che di politiche di sostegno. E la burocrazia non aiuta: è al contrario un anti-volano". Il 73% dei giovani imprenditori ha avviato l’attività` grazie a un patrimonio iniziale rappresentato da mezzi propri (46,9%) o risorse di famiglia (26,9%). Solo il 17,3% ha avviato il progetto imprenditoriale potendo contare in via prevalente sul credito bancario: un vulnus che rappresenta una criticità. In Italia, infatti, la maggior parte dei giovani che non può contare su risorse proprie o di famiglia ha dovuto abbandonare l’idea di mettersi in proprio.