ROBERTO OLIGERI
Cronaca

In Lunigiana gli ultimi esemplari del «Lupino del Gigante»

Sono circa 200 i superstiti di questa razza canina selezionata nei secoli dai pastori per accudire le greggi insidiate dai lupi

La signora Antonia con una sua amica e i suoi due «Lupini del Gigante», di nome «Dago» e «Mina»

Massa, 7 marzo 2016 - E’ LA Lunigiana la terra dov’è possibile trovare gli ultimi esemplari del «Lupino del Gigante», il cane che per secoli ha seguito le tribù di pastori che ogni primavera si radunavano sulle praterie di alta quota, alle sorgenti del Secchia. Splendida razza canina autoctona dell’Appennino Tosco-Emiliano, negli ultimi anni ha corso il rischio d’estinguersi ed è solo grazie all’impegno di appassionati estimatori come Cristian Ielli, se è possibile contarne ancora circa 200 esemplari in purezza.

La sua zona d’origine è l’areale del Monte Cusna, il “Gigante” che con i suoi 2.021 metri d’altezza, rappresenta la cima più elevata di quel tratto d’Appennino che divide la Lunigiana dal territorio reggiano. giana. Fedele guardiano della casa, impavido difensore del pastore e delle greggi dall’attacco di lupi ed orsi, il «Lupino del Gigante» adesso è ancora presente in questa terra di confine (dov’è noto con il nomignolo di «luvin») e come cane rustico e guardiano tosto, è presente nelle famiglie (per fortuna sono ancora diverse) che si occupano di agricoltura e allevamento del bestiame. Ve ne sono nel Comune di Licciana Nardi ed in quello di Fivizzano; ad Agnino, frazione di quest’ultimo comune, la signora Antonia Ferrari accudisce con amore e competenza il suo «Dago», un’eccellente esemplare di due anni.

«Certo non è un cane da appartamento – precisa la giovane proprietaria – ha un carattere energico per cui necessita di continuo movimento, però si affeziona fortemente alla famiglia e quando manco io o il mio compagno, ci cerca e smette di mangiare». A differenza di altri cani da pastore, frutti d’incrocio fra border collie, pastore tedesco ed altri, il “Lupino” ha un Dna tutto suo, incontaminato da secoli. Non a caso il suo aspetto è singolare, simile morfologicamente ai lupi appenninici «ma in realtà – dice ancora la signora Antonia – questa razza ha un carattere buono. Attualmente c’è la tendenza ad utilizzarlo per i compiti più disparati, non necessariamente solo come conduttore di pecore e mucche. Come custode della casa e della proprietà è un guardiano incorruttibile che tiene alla larga qualsiasi intruso. Un cane con un carattere ed una sensibilità straordinari; un fedele amico a quattro zampe che viene da lontano e che merita la fiducia assoluta da parte dell’uomo di cui è servitore incondizionato da oltre mille ann