Una provincia dall’età media alta ma con un leggero aumento del tasso occupazionale, sebbene con quasi tutti contratti a tempo determinato. Sono numeri in chiaroscuro quelli del rendiconto sociale 2023 illustrati ieri in municipio a Carrara dal Comitato provinciale Inps. Un quadro per cifre di previdenza sociale, tasso occupazionale, andamento demografico e tasso di immigrazione. Dalle numerose slide mostrate è uscito un quadro articolato della situazione sociale ed occupazionale della provincia, con alcuni dati positivi e altri che invitano invece a un’approfondita riflessione. Numeri presentati alle istituzioni: c’erano il prefetto Guido Aprea, la sindaca di Carrara Serena Arrighi, la vicepresidente della Provincia Maria Grazia Tortoriello e, per il Comune di Massa, l’assessore al bilancio Marco Mercanti. A esporli il direttore provinciale dell’Inps Fabio Saponara e la presidente del Comitato provinciale Dianora Della Bona, e il responsabile area lavoro di Confindustria Livorno e Massa Carrara Massimo Bani.
"Un rendiconto che è specchio dell’attività sinergica tra più parti che viene fatto nella provincia – ha spiegato il Prefetto Aprea – tenendo conto di diversi situazione di cui Inps si occupa". Indicatori, come hanno poi aggiunto Arrighi, Mercanti e Tortoriello, molto utili anche a livello comunale e politico per avere un quadro sulla salute del territorio e come spunto di riflessione. "Welfare sociale e previdenza pubblica sono due pilastri di cui andare fieri – ha detto Arrighi – e che vanno difesi a ogni costo". Da oltre 125 anni Inps si occupa di accompagnare le persone lungo il loro intero ciclo di vita e la presentazione del rendiconto, come poi spiegato dal direttore Saponara, rientra in una precisa volontà di creare un momento pubblico in cui illustrare a livello numerico la realtà socio economica del territorio. Oltre alla pensione, negli anni Inps ha aumentato a circa 400 le tipologie di prestazione erogate al cittadini, potendo quindi offrire dati precisi su più temi.
"Siamo in una crisi demografica seria – ha spiegato Dianora Della Bona, presidente del Comitato provinciale – e con un aumento del tasso occupazionale nel 2023 di tre punti percentuali rispetto al 2022, ma con la maggior parte dei contratti a tempo determinato. In calo anche il dato delle pensioni, con maggior richiesta di ammortizzatori sociali. Sono segnali di un territorio in sofferenza e con un futuro in chiaroscuro". In calo la disoccupazione, che dal 9 per cento del 2022 passa al 6,1 del 2023. Un dato positivo in apparenza ma la disoccupazione mantiene un livello più alto rispetto alla media per le donne fino a 24 anni. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, l’ultimo dato disponibile racconta di un territorio in cui il settore agricolo rappresenta la minor parte degli occupati totali, solo 712. Sono 55.162 i lavoratori dipendenti tra settore privato e pubblico, più 5.460 artigiani, 7.584 commercianti, 3.007 in gestione separata e 113 con i voucher, portando il totale a 72.038.
Nelle tabelle è stato quindi illustrata la tendenza del mercato del lavoro, l’andamento demografico e occupazionale, la tipologia dei contratti di lavoro. Alla fine del 2023 Massa Carrara conta 187mila abitanti, dato in calo, di cui il 51,65 per cento donne e 48,35 per cento uomini. Della popolazione complessiva il 10,04 per cento è nella fascia giovanile, il 61,35 dai 15 ai 64 anni e il 28,61 per gli over 65. Un dato, quello degli over 65, che rappresenta il record regionale. A fronte di 972 nascite, ci sono stati però 2052 decessi, con un saldo in negativo di 1880 persone. Il saldo migratorio provinciale racconta invece di 348 emigrati e 703 immigrati entrati nel territorio.